Alex Schwazer è intervenuto nel pomeriggio di oggi, sabato 13 marzo 2021, in occasione della trasmissione di Canale 5 Verissimo, condotta da Silvia Toffanin: “Sono contento di tornare in televisione per potere dire che sono innocente. È una bella sensazione, perché per molti anni mi sono portato dietro un peso non indifferente”. Il tribunale di Bolzano ha stabilito che l’atleta non ha fatto uso di doping, accusa che gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi di Rio nel 2016: “Aspettavo così tanto questo momento che, quando poi realmente succede, te ne rendi conto solo in parte. Nelle prossime settimane mi renderò conto di esserci riuscito, di avere dimostrato la mia innocenza”.
Schwazer ha poi affermato: “Da chi sono state alterate le mie provette? Non lo so. Anzi, ho un’idea, però non posso dirla, perché servirebbero delle prove. Se sapessi i nomi li avrei già detti tanto tempo fa nelle dovute sedi. Auspico che un giorno usciranno i nomi, ma sarà difficile. Mi sono accorto ben presto, quando mi avevano squalificato, che si trattava di una cosa voluta, piena zeppa di cose che non ci dovrebbero essere, per nessuno sportivo. La mia famiglia? È stata fondamentale, viene prima di ogni cosa”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
ALEX SCHWAZER: “VOGLIO LE OLIMPIADI”
Alex Schwazer sarà oggi ospite negli studi di Verissimo, fortunato programma di Canale 5 condotto da Silvia Toffanin. Il marciatore italiano tornerà ovviamente a parlare dell’assoluzione dalle infamanti accuse di doping, giunta a metà febbraio, e dopo essere stato ospite del Festival di Sanremo, dove ha dato sfogo ai suoi pensieri. Un’assoluzione, quella del tribunale di Bolzano, che è giunta dopo ben cinque anni: “Ho aspettato così tanto questo momento – le parole di Schwazer a Verissimo – che non me ne sono ancora reso pienamente conto. Nelle prossime settimane ripenserò a quello che è successo in questi anni. Quando è iniziata questa cosa non avevamo certezze che saremmo riusciti a dimostrare la mia innocenza e non sapevamo quando questo sarebbe potuto accadere”. Come spiegato dal giudice bolzanino, le provette di Alex Schwazer sono state alterate e di conseguenza lo stesso atleta azzurro si sente vittima di un complotto: “Sicuramente è così – afferma senza troppi giri di parole – è stato un complotto nei miei confronti”. E ancora: “Ho un’idea su chi possa essere stato però bisogna saperlo dimostrare. Se sapessi i nomi li avrei già detti tempo fa nelle dovute sedi”
ALEX SCHWAZER: “NON HO AVUTO UN CROLLO PERCHÈ SAPEVO DI ESSERE INNOCENTE”
Sono stati quattro anni e mezzi lunghissimi, fatti di molti alti e bassi, ma Alex Schwazer è stato bravo a mantenere sempre la barra dritta, consapevole di non aver commesso alcun reato: “Ci sono stati degli alti e bassi. Il mio mondo, quello dello sport, mi ha fatto stare male. Non ho avuto nessun crollo psicologico perché sapevo di essere innocente. Dentro di me ho sempre avuto la speranza di fare chiarezza”. Ed ora Alex Schwazer, 37 anni il prossimo 26 dicembre, punta dritto alle Olimpiadi di Tokyo che si terranno la prossima estate dopo il rinvio causa covid, ma bisognerà fare i conti con la squalifica della giustizia sportiva valida fino al 2024: “Mi sento bene fisicamente e ce la metterò tutta per andarci ma non sarà una cosa facile da ottenere a livello burocratico e giuridico. Serve una revisione per essere giudicato anche da un organo della giustizia sportiva. Sono innocente, ma a livello sportivo qualcuno fa ancora fatica ad accettarlo. Vorrei avere la possibilità di dimostrare la mia innocenza anche davanti a loro”.