In collegamento Da noi a ruota libera, Alex Zanardi parla del suo isolamento da coronavirus e di come, nonostante tutto, si senta fortunato: “ho tanto spazio per muovermi, so di essere un privilegiato da questo punto di vista”, precisa il campione parlando della necessità di dover restare a casa come una “piccola costrizione, piccola rispetto alle altre sofferenze di spessore ben più grande che altri stanno vivendo in prima linea in questa battaglia che ci coinvolge tutti”. Zanardi svela inoltre di aver continuato ad allenarsi in vista dei suoi prossimi impegni: “sono in una gabbia dorata, ho una bella casa, un bel giardino, ho tutte le mie attrezzature per fare sport e ho continuato a farlo, anche se i giochi paralimpici – il mio obiettivo principale quando questa stagione è iniziata – è sfumato, è stata posticipata all’anno successivo”. Zanardi si mostra in parte preoccupato per questo slittamento: “per me non è una questione facile perché insomma, alla mia età continuare a fare sport di per sé un mezzo miracolo ogni giorno che passa, figuriamoci quanta differenza possa fare un anno, però – precisa il campione – i problemi gravi sono altri e stiamo cercando di affrontarli”. (Agg. di Fabiola Iuliano)

Alex Zanardi: “c’è un futuro che sto ancora riscrivendo”

Sono trascorsi 19 anni da quando la vita di Alex Zanardi è cambiata in modo drastico. Nel settembre del 2001, il pilota infatti ha subito un terribile incidente che gli ha fatto sfiorare la morte e che lo ha obbligato a dire addio alle sue gambe. Nonostante l’amputazione di entrambi gli arti, l’atleta ha continuato a praticare sport a livello agonistico ed è diventato un esempio per tanti italiani. “Sono stato anche oggetto di studi perché sono sopravvissuto con meno di un litro di sangue in corpo per 50 minuti”, ha detto in passato a La Stampa, “fortunatamente è andata così e ora siamo qui a chiacchierarne. Sono orgoglioso di aver sovvertito il pronostico, ma appartiene al passato e c’è un futuro che sto ancora riscrivendo“. Il 2001 è stato un anno decisivo per Zanardi. Il pilota infatti aveva deciso di ritornare in gara nel campionato CART e quel maledetto settembre si trovava in pista nel circuito europeo del Lausitzring, dove la vettura guidata da Alex Tagliani ha spezzato il mezzo di Zanardi. “Ognuno di noi ha il proprio modo di reagire”, ha dichiarato al quotidiano, “che quasi sempre sorprende anche noi: me l’avessero detto prima, magari avrei pensato che mi sarei ammazzato, cosa che poi non mi è venuta in mente. Il mio caso non è l’unico e non è nemmeno raro. Forza e resistenza, a loro livello massimo, alla mia età, ce le ho già alle spalle… posso solo pensare di perdere il meno possibile con l’allenamento e un giusto stile di vita. Questo non significa avere un atteggiamento da perdente: faccio valere la mia esperienza, ma quando mi trovo negli ultimi metri mi strappo le spalle pur di guadagnare un centimetro”.

Alex Zanardi, la sua seconda vita

L’handbike ha regalato una seconda vita ad Alex Zanardi, in seguito al terribile incidente vissuto quasi 20 anni fa. “Una delle più grandi opportunità della mia vita“, ha detto invece il pilota ripensando a quel giorno. “Ho saputo guardare a quello che era rimasto, non a ciò che mancava. Fortunatamente ho avuto in dote un inguaribile ottimismo“, aggiunge pensando all’amputazione delle gambe, alle protesi, alla carrozzina. Alle 16 operazioni e i sette arresti cardiaci. Poi è arrivata anche la curiosità, quella particolare dote che stimola ogni sogno dell’atleta. “Mi ha fatto scorgere un’opportunità in ciò che mi stava capitando“, dice ancora, come riporta Federciclismo, “bisogna saper cogliere l’attivo. Avere il coraggio di provare, anche se gli altri lo reputano impossibile. Bisogna chiedersi a cosa teniamo, cosa vogliamo, cosa amiamo fare“. Oggi, domenica 19 aprile 2020, Alex Zanardi sarà ospite di Da noi… a ruota libera. In virtù del suo noto ottimismo, l’atleta ha scelto di mantenere alto l’umore anche sui social, prendendo parte alla raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana. “Guardati attorno”, scrive nell’ultimo post su Instagram, “pur nelle difficoltà non ti manca nulla? Beh, da giorni per molte famiglie non è più così. Noi fortunati possiamo fare la differenza aiutando chi sta rimanendo indietro. Noi dobbiamo restare a casa ma il nostro amore può uscire!”.