E’ arrivata nel primo pomeriggio di oggi la conferma secondo la quale Alex Zanardi non avrebbe avuto il cellulare in mano al momento dello schianto in handbike. Come il Corriere dello Sport, è stato il videomaker perugino, Alessandro Maestrini, a smentire l’ipotesi asserendo: “Dopo aver affrontato una salita pedalando con le mani al momento della discesa Zanardi ha preso il telefonino e fatto alcune riprese a bassa velocità, poi lo ha riposto, lo ha messo via e ha continuato la discesa fino al punto dell’incidente. Diverso tempo dopo l’impatto il cellulare squillava dal vano dell’handbike ed è stato preso dai carabinieri”. Il cellulare, di fatto, è attualmente sotto sequestro così come la handbike e nei prossimi giorni saranno avviate le perizie. Sarà quindi l’esame dei video rinvenuti all’interno del telefonino a chiarire il giallo. Domani mattina, spiega Il Messaggero, gli inquirenti sentiranno un ciclista di Sinalunga che si trovava con il gruppetto di Zanardi e che ha raccontato di aver visto il campione girare delle immagini con il telefonino mentre era sulla handbike. Sul piano delle condizioni di salute di Zanardi, secondo l’ultimo bollettino dopo una notte tranquilla sul piano cardio-respiratorio e metabolico, le condizioni sono stabili ma i sanitari non escludono “la possibilità di eventi avversi vista la gravità del quadro neurologico”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
“POSSIBILI DANNI PER EMORRAGIA”
Dopo la seconda notte in ospedale, Alex Zanardi versa ancora in condizioni gravi ma stazionarie. Il nuovo bollettino non esclude la possibilità di eventi avversi, quindi i medici invitano alla massima cautela. Prosegue il coma farmacologico dopo l’intervento neurochirurgo d’urgenza. Il chirurgo che lo ha operato al Corriere della Sera ha spiegato che il cervello dell’ex pilota è «addormentato». Si tratta del neurochirurgo Giuseppe Oliveri, direttore del reparto di neurochirurgia alle Scotte. L’intervento è riuscito, ma permane la possibilità di danni neurologici. «Non possiamo valutare in questo momento gli eventuali danni che l’emorragia può avere provocato», ha dichiarato. Quando è arrivato in ospedale aveva traumi gravissimi alla testa: «Sanguinava molto, c’era un’emorragia in corso e in questi casi l’intervento deve essere immediato». E questo perché «il sangue che fuoriesce aumenta la pressione del cranio e se non si ferma può determinare danni permanenti». Le sue condizioni non sono irreversibili: Alex Zanardi «può farcela», ma «può anche morire». (agg. di Silvana Palazzo)
ALEX ZANARDI, NUOVO BOLLETTINO “STABILE MA…”
E’ giunto poco fa il nuovo bollettino medico riguardante le condizioni fisiche di Alex Zanardi. Il quadro resta stazionario ma le sue condizioni neurologiche sono gravi. Così fa sapere l’ospedale Le Scotte di Siena: “Il paziente ha trascorso la notte in condizioni di stabilità cardio-respiratoria e metabolica. Le funzioni d’organo sono adeguate. È sempre sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Il neuromonitoraggio in corso ha mostrato una certa stabilità ma questo dato va preso con cautela perché resta grave il quadro neurologico. Le condizioni attuali di stabilità generale ancora non consentono di escludere la possibilità di eventi avversi e, pertanto, il paziente resta sempre in prognosi riservata”. Il nocciolo della questione resta la frase “possibilità di eventi avversi”, e al momento è decisamente complicato il quadro neurologico dello stesso Zanardi, con ipotesi legate alla perdita della vista se non ad altro. A questo punto si attende il prossimo bollettino medico che dovrebbe arrivare fra domani e la giornata di martedì, dopo un’ulteriore analisi della situazione. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALEX ZANARDI, ATTESO IL NUOVO BOLLETTINO MEDICO
C’è attesa per il nuovo bollettino medico relativo alle condizioni di salute di Alex Zanardi, ancora in coma farmacologico dopo il terribile incidente di venerdì. I medici dovrebbero fornire un aggiornamento attorno alle ore 12:00, come ha fatto sapere l’ospedale di Siena: “Nessuna novità significativa rispetto a ieri. Prossimo aggiornamento previsto orientativamente per le ore 12”. Le condizioni del pilota restano stazionarie ma molto gravi, soprattutto dal punto di vista neurologico, e non è da escludere il rischio di danni permanenti. Intanto proseguono le indagini per ricostruire con esattezza cosa sia accaduto, e nelle ultime ore sarebbe emerso un video girato da un cameraman freelance, che avrebbe ripreso la scena dello scontro fra Zanardi e il camion. Gli inquirenti avrebbero sequestrato uno smartphone, non si sa però se del cameramn suddetto o di un altro testimone, per capire se realmente Alex fosse distratto (secondo alcune voci non confermate, stava riprendendo la scena a sua volta con il proprio telefono), al momento dell’incidente. Su questo punto sono attese novità e soprattutto chiarezza. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALEX ZANARDI DISTRATTO DAL TELEFONO PRIMA DELL’IMPATTO?
Alex Zanardi avrebbe fatto tutto da solo. In base ai racconti emersi in queste ultime ore, a cominciare da quello del camionista che ha investito il campione bolognese, sembra che lo stesso corridore abbia invaso la corsia opposta di marcia, distratto mentre riprendeva il panorama circostante con un telefonino. Un supertestimone, come riferisce Il Messaggero, avrebbe assistito all’incidente da pochi metri. «Voleva riprendere il panorama mentre correva», una distrazione che gli è stata fatale. Nel mentre riprendeva, Zanardi si è allargato troppo in curva, una virata che tra l’altro riferiscono sia insidiosa, sbattendo poi contro il camion. Il testimone è un ciclista di Sinalunga che stava pedalando al fianco di Zanardi, e la sua versione dei fatti sarebbe confermata da un video girato da un cameraman freelance. Tra l’altro, come si evince dal filmato, Alex aveva già invaso la corsia opposta in precedenza, sempre distratto dallo smartphone, ma in quell’occasione gli era andata bene. Per correttezza d’informazione, va sottolineata che questa versione non è stata confermata dagli inquirenti, trattasi quindi solo di una ipotesi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
ALEX ZANARDI, SECONDA NOTTE IN TERAPIA INTENSIVA
Lotta ancora fra la vita e la morte Alex Zanardi. Il campione della handbike e delle 4 ruote, continua ad essere in terapia intensiva dopo il delicato intervento neurochirurgico di due giorni fa. I medici parlano di condizioni generali “buone”, ma resta il problema relativo alla testa, al viso e al capo, visto il violento impatto di Zanardi con il camion. Nel frattempo la procura sta proseguendo le indagini, e al momento l’ipotesi attualmente circolante sarebbe che la “Luno-Santa Maria di Leuca”, la corsa a cui appunto stava partecipando Alex, si sia trasformata in una gara di gruppo su strada senza autorizzazioni. Sembra infatti che la stessa non avesse ricevuto l’autorizzazione, in quanto fino al primo agosto l’attività ciclistica è vietata in Italia per via del coronavirus, di conseguenza i corridori sfrecciavano sulle strade con auto e camion al loro fianco. Di contro, stando agli organizzatori, non era necessario avvertire le autorità in quanto si trattava di una “biciclettata fra amici”. Eppure quella corsa si era trasformata in ben più di una pedalata amichevole, visto il folto gruppo di bikers presente, come mostrato su Instagram da Daniele Bennati, uno dei partecipanti.
ALEX ZANARDI, INCIDENTE HANDBIKE, IL CAMIONISTA: “L’HO VISTO ARRIVARE”
Pare che la handbike di Zanardi si sia scontrata con il camion a circa 50 chilometri all’ora, una velocità pazzesca per un impatto quasi frontale senza protezioni, e come registrato anche dalla camera presente sul manubrio dello stesso mezzo. Inoltre, sarebbe emerso un filmato di un giornalista freelance, che mostrerebbe proprio gli attimi dell’incidente, acquisito dai carabinieri. Al momento l’unico indagato risulta essere l’autista del camion, un 44enne del posto, iscritto sul registro per lesioni gravissime colpose, anche se il procuratore titolare del fascicolo, Salvatore Vitello, parla semplicemente di atto dovuto. «L’ho visto con i miei occhi sbandare e cadere – le parole rilasciate nelle scorse ore a Il Messaggero da parte dello stesso autista – ha come perso il controllo del mezzo. Prima ha invaso un po’ la mia corsia, poi è caduto a terra sbattendo la spalla sinistra. È stato un secondo, le ruote della sua handbike erano per aria. Ho provato ad allargarmi sulla destra rischiando di andare fuori strada, ma se non l’avessi fatto sarebbe stato un frontale. Con la coda dell’occhio l’ho visto sparire, ho temuto che fosse finito sotto le ruote».