Accuse pesantissime che sono destinate ad avere una vasta eco nei prossimi mesi e che rischiano pure di gettare una ombra drammatica sulla famiglia dietro una delle maison più importanti del mondo della moda. La denuncia di Alexandra Zarini, erede dei Gucci, contro il suo patrigno sono durissime e tirano in ballo pure la madre e la nonna, definite complici delle violenze sessuali che stanno facendo discutere in queste ore e colpevoli di aver mantenuto il silenzio in tutti questi anni. La donna, oggi 35enne, come si apprende da alcuni documenti depositati presso la California Superior Court della California, ha spiegato di aver subito abusi dal patrigno Joseph Ruffalo dall’età di 6 ai 22 anni, con la madre Patricia Gucci e la nonna Bruna Palombo che hanno coperto queste molestie e chiedendole anzi di mantenere il segreto. A far emergere questa oscura vicenda è stato il New York Times che ha pubblicato alcuni stralci della denuncia che la Zarina ha depositato in tribunale e che ha fatto immediatamente insorgere Ruffalo il quale, attraverso il proprio legale, ha negato ogni addebito. (agg. di R. G. Flore)



SCANDALO CHOC NELLA FAMIGLIA GUCCI

La nipote di Aldo Gucci oggi ha 35 anni e solo a 22 sarebbe uscita da un incubo caratterizzato da molestie e palpeggiamenti fino a video pornografici. A finire sotto accusa il patrigno, secondo marito di sua madre Joseph Ruffalo, produttore musicale ed ex manager di Prince, il quale secondo le accuse avrebbe iniziato a toccarla nelle parti intime a sei anni. Patricia Gucci e la nonna Bruna Palombo sarebbero state complici silenziose anche se la madre ha negato categoricamente un suo coinvolgimento nella dolorosa vicenda. Ovviamente l’avvocato di Ruffalo, Richard Crane Jr, ha negato le accuse “con forza e in modo categorico”. Lo stesso Crane ha spiegato che durante il matrimonio tra il suo assistito e la mamma di Alexandra Zarini, entrambi “erano molto preoccupati per la salute mentale di Alexandra e hanno preso provvedimenti per affrontare la sua instabilità, ma a quanto pare i loro sforzi sono falliti”. Il riferimento, come riporta Il Messaggero, potrebbe essere al noto uso di cocaina e crystal meth di Zarini per il quale si è disintossicata presso un centro specializzato su esplicita richiesta della madre. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NIPOTE GUCCI “MOLESTATA DAL MIO PATRIGNO”

Un’altra terribile storie di molestie. A raccontarla stavolta è Alexandra Zarini, nipote di Aldo Gucci, l’uomo che trasformò un negozio di pelle artigianale a Firenze in uno dei brand più famosi del Made in Italy. La donna, che ora ha 35 anni, ha trovato il coraggio e la forza di denunciare quanto aveva subito per anni dal secondo marito della madre, il patrigno Joseph Ruffalo. La vicenda è venuta alla luce però grazie al New York Times, che è entrato in possesso della denuncia depositata nel 2019 da Alexandra Zarino. Il quotidiano ha deciso di pubblicarne alcuni stralci, spiegando che in quelle carte sono raccontati anni di strofinamenti, palpeggianti e video pornografici, con la complicità e il silenzio della madre, Patricia Gucci, e della nonna, Bruna Palombo. Alexandra ha raccontato che tutto è cominciato quando aveva sei anni e il produttore musicale ed ex manager di Prince cominciò a toccarla nelle parti intime. Quell’inferno terminò solo all’età di 22 anni.



ALEXANDRA ZARINI, NIPOTE GUCCI DENUNCIA PATRIGNO PER MOLESTIE

«Quando aveva circa 16 anni sua nonna le chiese se Ruffalo la stesse molestando: la nipote ha risposto di sì, e la donna le ha detto di mantenere il segreto». Questo è quanto si legge nei documenti che sono stati depositati presso la California Superior Court di Los Angeles. Nelle carte è scritto anche che «Gucci e Palombo hanno cercato di evitare a ogni costo quello che capivano sarebbe stato uno scandalo che avrebbe potuto offuscare il nome Gucci e potenzialmente costare loro milioni di dollari». Anni dopo, quando ha scoperto che Joseph Ruffalo faceva volontariato all’ospedale pediatrico di Los Angeles, Alexandria Zarini ha deciso di uscire allo scoperto. «Non voglio che questo accada a mio figlio o ad altri bambini». L’uomo però ha respinto ogni accusa: «Il mio assistito non sa nulla di questo procedimento e smentisce categoricamente tutto», ha fatto sapere il suo legale, l’avvocato Richard P. Crane, al New York Times.

Anzi, Joseph Ruffalo passa al contrattacco: «Al tempo lui e la moglie erano preoccupati della salute mentale di Alexandra e affrontarono il problema della sua instabilità. Evidentemente non hanno ottenuto risultati», ha aggiunto l’avvocato. Ma la versione della moglie Patricia Gucci è diversa. La donna conferma gli abusi, ma nega di aver protetto il marito. «Sono veramente dispiaciuta per il dolore che Joseph Ruffalo ha causato ad Alexandra. Quello che ha fatto non è scusabile», ha detto la donna al Nyt. Ma ha anche rivelato di averlo scoperto nel 2007 e che dopo ciò ha subito avviato le pratiche del divorzio.