Non si dà pace la famiglia di Alexandru Ivan, il 14enne ucciso il 13 gennaio scorso con alcuni colpi d’arma da fuoco nel parcheggio della metropolitana alla fermata Pantano a Monte Compatri, alle porte di Roma. Un 24enne si sarebbe costituito poche ore dopo, presentandosi ai carabinieri assistito da due avvocati di fiducia e a seguito dell’interrogatorio sarebbe stato raggiunto da un decreto di fermo.



Secondo quanto emerso dalle prime indagini, poco prima dell’omicidio, avvenuto la notte tra il 12 e il 13 gennaio scorsi, all’interno di un bar su via Casilina sarebbe scoppiata una lite tra l’attuale compagno della madre del minorenne e un giovane originario dell’est Europa. Dopo aver lasciato il locale, il patrigno di Alexandru Ivan avrebbe avuto alcuni contatti telefonici con il 24enne poi fermato, che non era presente all’interno dello stesso. I due avrebbero concordato un incontro nel parcheggio al quale il compagno della mamma di Alexandru Ivan si sarebbe recato con quest’ultimo e altre persone. All’arrivo, da un’autovettura sarebbe stato aperto il fuoco nei confronti del gruppo e alcuni colpi avrebbero raggiunto il 14enne. Stando alla ricostruzione, all’interno del veicolo si trovavano il 24enne attualmente indagato ed altre tre persone tra cui un soggetto che avrebbe partecipato alla lite che sarebbe ricercato sin dai momenti immediatamente successivi al delitto.



La nonna di Alexandru Ivan: “Assassini vadano in carcere per tutta la vita”

Le ore che seguono la morte del 14enne Alexandru Ivan sono drammatiche per la famiglia della vittima, sconvolta dalla tragedia che ha spezzato la sua giovane vita. Ai microfoni di Ore 14, la nonna paterna del minorenne ha rivolto un appello affinché chi ha ucciso suo nipote resti in prigione: “Voglio giustizia per questo ragazzino, non meritava questo. Vogliamo riportare il nostro bambino nel nostro Paese. Voglio fare un appello per tutte le mamme del mondo: non lasciate i vostri bambini per strada, guardate con chi vanno, di notte, di giorno. Gli assassini di mio nipote devono stare in carcere per tutta la vita”.



Disperata la madre di Alexandru Ivan, intervistata dall’inviata della trasmissione di Milo Infante poche ore fa: “Mio figlio era il mio cuore, sarebbe il minimo costituirsi dopo averlo ucciso. Dopo ci penseranno le autorità. Mio figlio era bravissimo“. Uno degli occupanti dell’auto su cui si trovava il 24enne che poi si sarebbe presentato in caserma risulta identificato ma dal momento della sparatoria sfociata nell’omicidio sarebbe irreperibile.