Il noto dissidente russo, Alexei Navalny, è letteralmente scomparso. Da circa sei giorni, come si legge su TgCom24.it, non si hanno più notizie e il caso è diventato un giallo. Sembra che sia stato trasferito in un altro carcere, ma non vi è ancora certezza: la sua portavoce, Kira Yarmysh, ha spiegato che l’oppositore russo sarebbe stato portato via dalla colonia penale Ik-6 Melekhovo ma le autorità carcerarie non avrebbero fornito alcun dettaglio in merito alla destinazione, di conseguenza Navalny risulta essere al momento irrintracciabile.



Il dissidente sta scontando 19 anni di galera per estremismo, e sarebbe dovuto comparire in tribunale nelle scorse ore: “È già il sesto giorno consecutivo che non sappiamo dove sia Alexei e cosa gli stia succedendo” ha scritto la portavoce sul suo profilo X, ex Twitter, spiegando che anche gli avvocati non hanno più notizie dello stesso oppositore al regime russo. Stando a quanto fatto sapere ancora da Kira Yarmysh, la scorsa settimana i legali di Navalny avevano atteso per tre giorni che gli venisse concessa una visita al loro assistito presso la colonia penale, richiesta che è stata poi respinta all’ultimo minuto. Anche le lettere inviate all’oppositore non sono state consegnate ed inoltre il detenuto non ha partecipato alle udienze programmate in video.



ALEXEI NAVALNY, DISSIDENTE RUSSO SPARITO DA 6 GIORNI: “HA ACCUSATO VERTIGINI E…”

Yarmysh si è quindi detta preoccupata per le condizioni di salute del suo cliente, che recentemente “ha accusato vertigini e si è dovuto sdraiare sul pavimento. I funzionari della prigione sono accorsi, lo hanno adagiato su un letto e gli hanno fatto una flebo. Non sappiamo cosa abbia causato il malore ma, considerato che è stato privato del cibo ed è costretto a stare in una cella senza ventilazione, è probabile che sia svenuto per la fame”.

All’apprendere la notizia il governo degli Stati Uniti è tornato a chiedere il rilascio immediato di Navaly tramite John Kirby, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, “Navalny non doveva proprio essere arrestato e comunque deve essere rilasciato subito”, ha detto il funzionario in occasione di un briefing alla stampa.