L’Alfa Romeo Milano ha clamorosamente cambiato nome in Junior. A soltanto cinque giorni dalla sua presentazione, avvenuta in diretta lo scorso 10 aprile, il B-SUV elettrico e ibrido di Arese ha deciso di modificare il proprio nome, passando dal precedente “Milano” al nuovo “Junior”. Tutta colpa della polemica che era nata con il governo subito dopo il reveal dello stesso sport utility vehicle compatto. Il ministro del Made in Italy, Urso, aveva infatti spiegato “un’auto chiamata Milano non si può produrre in Polonia”.



E ancora: “Questo lo vieta la legge che nel 2003 ha definito l’Italian Sounding, una legge che prevede che non bisogna dare indicazioni che inducano in errore il consumatore”. In poche parole l’Alfa Romeo Milano, essendo fatta in Polonia, secondo l’esponente del governo Meloni rischiava di creare confusione nel cliente che veniva indotto a credere che la stessa fosse realizzata in Italia. Si tratta di una legge, quella sull’italian sounding, che è stata introdotta nel 2003, e che mira a prevenire la triste diffusione dei prodotti “falsamente italiani”, ma che fino ad ora non era mai stata di fatto applicata ad un’auto.



ALFA ROMEO MILANO CAMBIA NOME IN JUNIOR: “IL NOME RISPETTA LA LEGGE MA…”

Per evitare problematiche i vertici di Stellantis hanno comunque deciso di cambiare il nome passando da Milano a Junior, così come comunicato nella giornata di ieri: “Pur ritenendo che il nome Milano rispetti tutte le prescrizioni di legge, e in considerazione del fatto che ci sono temi di stretta attualità più rilevanti del nome di una nuova autovettura, Alfa Romeo decide di cambiare il nome da Milano a Alfa Romeo Junior, nell’ottica di promuovere un clima di serenità e distensione”.

Sulla vicenda si è espresso anche Jean-Philippe Imparato, il CEO di Alfa Romeo, che ha spiegato: “La scelta del nuovo nome Alfa Romeo Junior è del tutto naturale, essendo fortemente legato alla storia del marchio ed essendo stato fin dall’inizio tra i nostri preferiti e tra i preferiti del pubblico”. Il numero uno di Alfa Romeo aggiunge di aver deciso di cambiare pur senza alcun obbligo, per preservare “le emozioni positive che i nostri prodotti generano da sempre ed evitare qualsiasi tipo di polemica”.



ALFA ROMEO MILANO CAMBIA NOME IN JUNIOR, IMPARATO: “NESSUNO CI HA DETTO DI FARLO”

Il manager ha quindi fatto sapere che “nessuno venerdì mi ha detto di cambiare il nome ma quando respiri una certa aria devi farlo. Non vogliamo pagare multe, i soldi dell’azienda sono troppo importanti, non voglio pagare per avere il diritto di importare macchine e non voglio vedere le mie auto bloccate, quindi nello spirito corretto cambio nome dappertutto nel mondo”.

A stretto giro di posta è giunta anche la risposta dello stesso ministro Urso, che ha parlato di “buona notizia”, che tra l’altro è giunta ieri, 15 aprile, quando si festeggiava la prima giornata del Made in Italy: “Penso che possa esaltare il lavoro e l’impresa e consentirci di invertire la rotta, anche per quanto riguarda la produzione di auto nel nostro Paese”, ha aggiunto e concluso l’esponente del governo Meloni. Il nome Milano ha un altro precedente sfortunato sull’Alfa Romeo. Era stato infatti scelto per la Giulietta, ma poco prima della presentazione venne cambiato a seguito della chiusura dello storico stabilimento di Arese.