La morte di Maurizio Costanzo, improvvisamente avvenuta due giorni fa, ha lasciato tutta una serie di importanti buchi, soprattutto nei cuori di chi lo conosceva. Alfonso Signorini è sicuramente tra loro e sulle pagine del quotidiano La Stampa ha voluto dedicare un suo personale ricordo al grande maestro della televisione italiana. “La notizia mi ha colto impreparato“, confessa, “sapevo che non stava benissimo, ma nulla lo faceva presagire”.



Alfonso Signorini si interrompe un attimo, recupera lucidità, “mancano le parole”, spiega. “Posso dire che per me era un amico e un maestro. Ci vedevamo regolarmente anche fuori dal lavoro” raccontando anche che “la sua presenza ha segnato buona parte del mio percorso professionale”. Due professioni, le loro, che si sono intrecciate tantissime volte “fino all’ultimo”. Costanzo, infatti, da tempo scriveva una rubrica sul giornale di Signorini, che “sul prossimo numero resterà in bianco“. L’ultimo incontro tra di loro fu poco prima di Natale, racconta, “in una delle nostre domeniche romane. Andavo sempre con grande piacere da lui”.



Alfonso Signorini e i retroscena su Maurizio Costanzo

Alfonso Signorini conserva parecchi ricordi di Maurizio Costanzo, tra cui uno legato al loro ultimo incontro. “Mi si erano scaricate le ‘chioccioline’ audio: avevo fatto finta di niene, ma continuavo a rispondere a capocchia”, lui se ne accorse e gli chiese se fosse sordo, “alla mia ammissione: ‘E che fa, lo potevi dì, anch’io’“. Ma anche la prima volta, “25 anni fa per intervistarlo in occasione dei suoi 60 anni”.

Di quel primo incontro Signorini ricorda lucidamente “il freddo polare del suo studio. Tremavo, anche un po’ per la soggezione. Ricordo da subito una totale empatia. Poco dopo mi fece chiamare per collaborare come autore a un nuovo programma di Canale 5″, piano che saltò ma che saldò l’amicizia tra i due, “da allora avrebbe tenuto a battesimo ogni mio step professionale”. Parlando, invece, di quello che Costanzo pensasse del Grande Fratello, Signorini confessa che “non lo amava, ma lo intrigava. Lo stigmatizzava e mi criticava, ma lo vedeva assiduamente, per lui una specie di piacere oscuro”. Da lui, in 25 anni di amicizia, ha imparato alcune cose importanti: “la vivacità dello sguardo. Essere sempre curioso e interessato a tutto. Che alto e basso non esistono. Poi mi ha insegnato a praticare un’arte che è sempre più trascurata: l’arte dell’ascolto“.



Alfonso Signorini, il ricordo di Maurizio Costanzo a Verissimo

Ma Alfonso Signorini ha parlato di Maurizio Costanzo anche a Verissimo, che oggi dedica una puntata speciale al conduttore e giornalista. “Nessuno si aspettava un’uscita di scena quasi in punta di piedi, ma penso volesse una cosa del genere. Ci pensava spesso alla morte, anche in questi ultimi anni”. A tal proposito, Signorini ha aggiunto: “L’ultimo Maurizio non dico che era credente, visto che aveva una posizione molto critica nei confronti della fede, ma si poneva il problema di cosa c’è dietro l’angolo. Ora l’ha scoperto”. Il direttore di Chi e conduttore del Gf Vip ha parlato anche del rapporto tra Maurizio Costanzo e Maria De Filippi: “Lei era protettiva. Credo che Maurizio e Maria fossero una delle coppie autentiche di questo mondo: si volevano davvero bene. Maria lo trattava come il suo bambino, era molto affettuosa, lui si perdeva in lei. C’era solo una cosa che li divideva: il gatto, perché quello di Maurizio non va d’accordo con i cani di Maria. Quindi, ha trasformato il suo ufficio ai Parioli come casa del gatto. Lui era un papà straordinario anche con lui. Andava all’alba a coccolare il gatto, lo faceva quotidianamente”.

Alfonso Signorini ha ricordato anche il sostegno ricevuto dopo la sua malattia: “Lui sapeva che non stavo bene, quando guarì si informò e mi chiese se avessi avuto paura. Io gli dissi di sì e mi chiese se avessi avuto dei rimpianti. Gli spiegai che ne avevo qualcuno, di aver sprecato tempo con le persone sbagliate, di non aver dedicato tempo ai genitori e di aver smesso di suonare. Mi disse di tornare a suonare il piano. Facevo la prima edizione del Grande Fratello e mi fece trovare i Notturni di Chopin in camerino“. Infine, ha svelato un retroscena: “Qualche giorno fa gli abbiamo mandato delle domande tramite la sua segretaria a cui ovviamente non ha risposto, ma quindici giorni fa gli feci scrivere un pezzo per Chi, lui decise di dedicarlo ai maestri che hanno fatto la tv”.