Kammer, FMI: “Recessione tecnica in metà dei paesi EU”

Alfred Kammer, responsabile del dipartimento europeo del Fondo Monetario Internazionale (Fmi), nel classico articolo che accompagna l’Outlook sulla situazione economica dell’Europa, ha lanciato un allarme. “Più della metà dei paesi”, si legge nell’articolo, citato da diversi quotidiani, “nell’area euro sperimenterà una recessione tecnica, con almeno due trimestri consecutivi” di diminuzione del PIL. Questo, secondo Kammer, è dovuto ad un “mix tossico di alta inflazione e crescita fiacca” che diminuiranno i livelli di produzione e reddito attesi di circa 500 miliardi per il prossimo anno.



Due i paesi su cui peserà maggiormente la recessione tecnica, avverte Alfred Kammer, Germania e Italia, che si troveranno ad affrontare, a differenza degli altri stati europei, il tre trimestri consecutivi di contrazione, considerando anche il terzo trimestre del 2022. Fmi sottolinea come “la guerra in Ucraina manterrà alta l’incertezza, con la bilancia dei rischi al ribasso per la crescita, e al rialzo per l’inflazione” che si stima, a quanto riporta il Corriere della Sera, si attesterà in media al 6% nelle economie avanzate e al 12% in quelle emergenti.



Alfred Kammer: “L’economia europea dovrà fare i conti con due obiettivi”

Il rapporto di Fmi, commentato in un’articolo di Alfred Kammer, sottolinea anche che le famiglie europee, oltre alla recessione, dovranno fare a breve i conti con ulteriori aumenti dell’energia, che porteranno ad un costo della vita superiore del 7% nel 2022 e del 9% nel 2023, rispetto a quanto rilevato precedentemente. Dunque, “la politica di bilancio in Europa deve fare i conti con due obiettivi”, sottolinea Kammer, “da una parte la necessità di ricostituire lo spazio fiscale e aiutare la politica monetaria a combattere l’inflazione, dall’altro aiutare a mitigare il brutale impatto dei più alti prezzi dell’energia sulle persone e sulle aziende”.



Solo tramite la “forza, il coordinamento e la solidarietà” che hanno “portato l’Europa fuori dalla crisi del covid”, secondo Alfred Kammer, si riuscirà ad uscire dalla crisi economica. Mentre rimanendo nell’ambito dei dati veri e propri, l’Outlook del Fmi parla di un’espansione, in Italia, del 3,2% nell’ultimo anno, ma prevede anche una recessione dello 0,2% per il 2023, fino al un 2024 che riporterà ad una crescita dell’1,3%. Nell’area Euro, invece, il 2022 si chiuderà con una crescita del 3,1%, seguita da un rallentamento ad appena +0,5% nel 2023 ed, infine, da una ripresa fino all’1,8% nel 2024.