E’ trascorso poco meno di un anno da quel terribile 20 novembre 2018, Alfredo Meocci si dice felice e miracolato. L’ex direttore generale della Rai, nonché vicesindaco di Verona e membro del CdA dell’Istituto Luce, venne colpito da un ictus cerebrale mentre camminava per strada: oggi, 10 mesi più tardi, è in riabilitazione nella clinica Villa Militta di Bolzano. «Presto verrò dimesso. Vado in bagno da solo, mi corico senza bisogno di aiuto», le sue parole ai microfoni del Corriere della Sera, con Meocci che ammette di sentirsi un «miracolato: il coccolone ha leso solo gli arti nella parte destra del corpo, lasciandomi intatti il pensiero e la parola. Dopo accidenti simili, di solito ti si spegne il cervello, diventi un tronco».



ALFREDO MEOCCI DOPO L’ICTUS: “HO RISCOPERTO DIO”

Alfredo Meocci ha poi affermato che la grazia della sua condizione è la riscoperta di Dio e della religiosità, una grazia che nessuno invoca «ma esiste e ti fa vedere le cose in modo totalmente diverso da prima». Senza dimenticare la solidarietà tra malati esistente nella clinica dove si trova: «Ognuno sprona l’altro: “Devi camminare, forza, non mollare”. C’è intesa, fra di noi, che io non ho mai trovato nella società di fuori. La competitività sparisce. Entri in un mondo nuovo. Un’apparentemente piccola felicità che invece è grande». L’ex dg di Viale Mazzini ha poi ricordato la madre, scomparsa recentemente all’età di 96 anni: «Io e mia moglie abbiamo preferito non dirle nulla. Mi hanno accompagnato da lei parecchi mesi dopo. Mi ha ripetuto la frase che mi ha sempre detto fin da quando ero bambino: “Ricordati che Dio c’è”. Ora più che mai so che è vero».



ALFREDO MEOCCI: “SEDIA A ROTELLE? NON LA VIVO COME UN TRAUMA”

La notizia dell’ictus sconvolse tutti e in tanti hanno manifestato la propria vicinanza, Alfredo Meocci ha rivelato che il primo a farsi sentire è stato Gigi Marzullo: «Altri che mi hanno cercato? Un po’ tutti, da Bruno Vespa alla mia amica Teresa De Santis, direttore di Rai 1, a Fabrizio Del Noce. L’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi, è venuto a trovarmi in ospedale. Gianni Letta è stato carinissimo. Mi telefona in continuazione. Silvio Berlusconi? No». Alfredo Meocci poi spiega perché va d’accordo con tutti: «Ho un profondo rispetto per le persone. Il mio limite è che vado d’accordo solo con quelle intelligenti». Infine, una battuta sulla condizione di stare su una sedia a rotelle: «Se l’avevo messo in conto? Mai. I “carrozzati” manco li vedevo. Ma non lo vivo come un trauma. Riscopro favole esistenziali. Il mio mito è C’era una volta in America. Ascolto ancora “Amapola”. Il sogno mi aiuta a vivere».

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