Nella lotta al covid i medici possono fare affidamento sulla tecnologia e precisamente su un algoritmo che permette ai camici bianchi di intervenire in maniera preventiva, evitando l’intubazione al paziente. Ad elaborare e utilizzare questa applicazione, insieme al collega portoghese Joao Carlos Winck, è stato Raffaele Scala, primario di pneumologia dell’ospedale San Donato di Arezzo: “Si tratta di un sistema – le parole del medico ai microfoni dell’agenzia Agi – che permette con istruzioni ben precise come e quando intervenire con assistenza respiratoria in pazienti che hanno sviluppato una polmonite da Covid, quindi come incrementare il livello di assistenza o come ridurlo. L’algoritmo indica modalità e tempi delle diverse tecniche di assistenza respiratoria non invasiva in base alle condizioni del paziente”.
Scala sottolinea come grazie a questo algoritmo sia possibile curare meglio i pazienti: “Solo con l’applicazione tempestiva e corretta di ossigeno, alti flussi, CPAP e ventilazione non invasiva, è possibile prevenire il deterioramento delle condizioni respiratorie del paziente colpito da polmonite Covid. Questo ci permette di selezionare in maniera più precisa i pazienti che hanno effettivamente bisogno di intubazione ed evitare di ‘intasare’ il reparto di terapia intensiva”.
L’ALGORITMO ANTI-COVID UTILIZZABILE ANCHE PER PAZIENTI CON ALTRE PATOLOGIE
L’algoritmo “anti-covid” è utilizzabile non soltanto nei pazienti che hanno appunto contratto l’infezione, ma anche in altri reparti: “Lo scopo di questo tipo di algoritmo che si basa sulle tante pubblicazioni medico scientifiche uscite durante la pandemia – ha aggiunto Scala – è proprio quello di rappresentare una sorta di ‘bussola’ per tutti i medici che si occupano di polmonite da Covid e non solo”. Al momento sono 80 i pazienti ricoverati nel reparto covid dell’ospedale di Arezzo, con una media d’età compresa fra i 50 e i 65 anni, ma con punte al ribasso di 35/40 anni: “Non siamo ai numeri emergenziali di novembre e dicembre scorsi – spiega Scala – ma sicuramente nell’ultima settimana abbiamo registrato un incremento preoccupante. In attesa della vaccinazione di massa raccomandiamo alla popolazione di rispettare le regole base per difendersi dal virus. Distanziamento, igiene delle mani e mascherina”