Un algoritmo sviluppato recentemente prevede con una certa accuratezza i possibili cambi di casacca politica da parte dei deputati. Si tratterebbe, insomma, di uno strumento di analisi e previsione dei comportamenti politici, basato e sviluppato a partire delle votazioni espresse dai deputati nelle precedenti legislature e ai loro eventuali cambi di bandiera politica. Vi sarebbero, infatti, alcuni segnali (o comportamenti) più o meno tipici e ricorrenti in tutti i deputati che negli anni hanno cambiato casacca politica, analizzati e catalogati dall’algoritmo, che ora potrà essere applicato anche sull’attualità politica, riconoscendo e prevedendo coloro che hanno sentimenti contrastanti rispetto al loro gruppo.
L’algoritmo che prevede i cambi di casacca politica
Lo studio che ha portato alla realizzazione dell’algoritmo che prevede i cambi di casacca politica è stato pubblicato sulla celebre rivista iScience ed è stato condotto da una collaborazione tra due differenti istituti interni alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ovvero l’Istituto di BioRobotica e l’Istituto Dirpolis. Complessivamente, lo studio si basa sul fatto che gli esiti delle votazioni in Parlamento delle ultime legislature siano accessibili pubblicamente, e sono stati dati “in pasto” all’algoritmo di apprendimento automatico che li ha analizzati.
“L’uso combinato di ‘open data’ e intelligenza artificiale ha e avrà sempre di più un grosso impatto anche nelle scienze sociali”, spiega Silvestro Micera, tra gli autori dello studio sull’algoritmo che prevede i cambi di casacca politica. Emanuele Rossi, co-autore, invece, sottolinea che “sebbene la politica abbia criteri e modalità di azione specifici e quasi del tutto propri, in alcune circostanze si può constatare che l’utilizzo di metodologie scientifiche [per] prevedere i comportamenti della classe politica”. L’algoritmo, con i dati relativi alle legislature tra il 2013 e il 2022, sarebbe riuscito a prevedere in breve tempo i cambi si casacca politica, riconoscendo soprattutto due elementi: l’inclinazione a partecipare alle votazioni segrete di un deputato, e il suo livello di concordanza con la linea dettata dal gruppo di appartenenza.