Alice Campello, moglie del calciatore Álvaro Morata, davanti alle telecamere di “Verissimo” ha raccontato la sua recente e drammatica esperienza legata al recente parto. La 28enne è diventata madre per la quarta volta, dando alla luce Bella, che però ha seriamente rischiato di non vedere crescere: “Il parto è andato molto bene, il vero problema è sorto dopo – ha rivelato la giovane influencer –. A un certo punto ho iniziato a sentirmi male e ho proprio l’immagine nella mia testa di me che sollevo la coperta e vedo un’emorragia enorme. In quel momento la mia preoccupazione è stato mio marito, perché, quando sto male, lui si preoccupa per me. L’ho visto sbiancare e da allora non ricordo più nulla: mi hanno intubato, ero in sala operatoria. Mi sono svegliata alle 22 e quando mi hanno comunicato l’ora ho capito che era successo qualcosa di grave”.



Per salvare Alice Campello, i dottori le hanno fatto 17 trasfusioni di sangue: “L’emorragia è stata molto forte all’inizio, poi poco alla volta è diminuita, consentendo ai medici di intervenire per arginarla. Stavano finendo le idee e all’ultimo minuto mi hanno inserito un palloncino nell’utero: se, rimuovendolo, l’emorragia fosse continuata, avrebbero dovuto togliere l’utero, in quanto avrei rischiato la vita”.



ALICE CAMPELLO: “ERO PREOCCUPATA PER TUTTI I MIEI AFFETTI”

A Silvia Toffanin, Alice Campello ha poi svelato che “grazie a Dio mi hanno tolto il palloncino e tutto è andato bene. Ho l’immagine negli occhi di Álvaro pallido, di mia madre… Adesso, ogni cosa la vedo in modo diverso. Persino i miei figli si sono resi conto che non sono stata bene: raccolgono un fiore e me lo portano, mi chiedono ogni tre secondi se sto bene”.

Dal canto suo, Alice Campello si è “spaventata tanto. Sono stata in terapia intensiva e ci ho messo un po’ per capire tutto. Arrivata a casa, ho pianto per una settimana intera. È stata dura, soprattutto per le persone che amo. Pensavo a mio marito con i quattro bambini, costretto a dare spiegazioni, quando anche lui non sapevo cosa mi fosse successo. Non è stato facile, ma è andata bene ed è una lezione di vita”.