La morte di Alice Neri, madre 32enne trovata carbonizzata nel bagagliaio della sua automobile nelle campagne del Modenese, continua a rappresentare un mistero da risolvere. Il principale sospettato del delitto, Mohamed Gaaloul, un tunisino di 29 anni, è stato riportato in Italia per essere interrogato e fornire la propria versione dei fatti, ma intanto l’attività di indagine non si ferma, neppure a livello giornalistico. A “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante, infatti, l’inviata Nicole Di Giulio ha intervistato telefonicamente un testimone presente allo “Smart Cafè” di Concordia sulla Secchia, l’ultimo posto frequentato da Alice Neri prima di sparire per sempre.
L’uomo ha asserito: “Quando sono andato al bar ho visto Alice con il ragazzo, suo collega di lavoro (Marco, ndr). Erano già seduti lì, quando io sono arrivato. Il mio arrivo nel locale risale a circa le 23.30. Mohamed Gaaloul? L’ho visto per la prima volta nella mia vita proprio quella sera lì. Stava giocando a una VLT. Alcuni dicono di averlo poi visto vicino ad Alice…”.
ALICE NERI, IL COLLEGA MARCO SI CONFIDA CON UN COLLEGA: “HA VISTO UN EXTRACOMUNITARIO AVVICINARSI A LEI”
Intanto, dopo l’incontro di quella sera, nel quale ci sarebbe stato anche uno scambio di effusioni tra lui e Alice Neri, Marco si è confidato con un collega, raggiunto anch’egli telefonicamente da “Ore 14”. Queste sono state le sue affermazioni: “Marco mi ha detto che lui e Alice si sono tra virgolette salutati, poi lui ha aspettato un paio di minuti davanti al locale, ma lei restava in auto e se ne è andato lui”. “Ma Marco ha visto qualcuno avvicinarsi ad Alice, un extracomunitario?”, ha domandato al collega dell’uomo l’inviata Nicole Di Giulio. Risposta: “Sì, quello sì”. Viene pertanto da interrogarsi sul perché non si sia fermato per capire chi fosse e cosa volesse dalla donna.
Intanto, la criminologa Roberta Bruzzone, collegata audiovisivamente da casa, ha detto: “Il dato che Gaaloul sia salito sull’auto di Alice Neri ce l’ha fornito lui stesso, quindi io tendo a usarlo come certo. Sono tutti passaggi, questi, che astrattamente possono essere coerenti con tutta una serie di scenari. Temo però che l’assunzione di qualche sostanza che Alice potrebbe aver effettuato anche in maniera inconsapevole potrebbe avere influito in quel frangente. C’è stata troppa attenzione a distruggere qualunque tipo di traccia utile”.