Mohamed Gaaloul, arrestato nel dicembre scorso nell’ambito dell’inchiesta sul caso di Alice Neri, verso il processo in veste di imputato: la Procura di Modena ha chiesto il rinvio a giudizio a carico del 29enne tunisino, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. L’azione penale esercitata riguarda i due reati per cui fu spiccato un mandato di arresto europeo al cui esito, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo fu fermato al confine tra Francia e Svizzera mentre tentava di guadagnare una via di fuga sicura dopo l’uccisione della 32enne.
La Procura ha formalizzato l’istanza al gup del Tribunale di Modena il 30 ottobre e la vicenda si avvia a dibattimento in Corte d’Assise. Mohamed Gaaloul, si legge nella nota relativa al deposito della richiesta di rinvio a giudizio firmata dal procuratore Luca Masini, risulta “gravemente indiziato di avere volontariamente ucciso” Alice Neri a Concordia sulla Secchia il 18 novembre 2022 “dando successivamente fuoco al cadavere per distruggerlo“. La richiesta appena presentata riguarda i delitti di omicidio volontario e di distruzione del corpo e non anche i reati di violenza sessuale (ai danni della stessa Alice Neri), di tentata estorsione (ai danni di un’altra donna) e di cessione continuata di stupefacenti comunque ipotizzati a carico del tunisino, reati per i quali sarà separatamente avanzata richiesta di rinvio a giudizio. Questo perché, spiega la Procura, al momento dell’arresto di Gaaloul all’estero, avvenuto a seguito di mandato europeo emesso dal gip di Modena il 30 novembre dello scorso anno, la consegna dell’indagato da parte dell’Autorità giudiziaria francese era avvenuta “esclusivamente per le ipotesi per le quali era stata all’epoca richiesta, e cioè per i suddetti delitti di cui agli artt. 575 c.p. (omicidio, ndr) non aggravato e 411 c.p. (distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, ndr)” e perché lo stesso indagato, in occasione dell’esecuzione dell’arresto su mandato europeo, “non ha rinunciato all’applicazione del principio di specialità in base al quale un estradato non può essere processato per reati diversi da quelli per i quali fu in origine consegnato/estradato dall’autorità straniera“.
Alice Neri: Gaaloul verso il processo per l’omicidio
Mohamed Gaaloul va quindi verso il processo per l’omicidio della 32enne Alice Neri, un delitto efferato per il quale risulta essere l’unico sospettato. Indagato e arrestato nel dicembre 2022, poche settimane dopo il ritrovamento del cadavere carbonizzato della donna nell’auto della stessa a Fossa di Concordia (Modena), si è sempre detto estraneo ai reati contestati e a ritenere possibili altri scenari di responsabilità non è solo la sua difesa, rappresentata dall’avvocato Roberto Ghini, ma anche il team di consulenti che assiste il marito di Alice Neri, Nicholas Negrini. Poche ore fa, l’avvocato Antonio Ingroia, legale del vedovo, ha annunciato di aver depositato una corposa memoria in cui emergerebbero profili di interesse investigativo sulla posizione di un soggetto mai iscritto nel registro degli indagati. Si tratterebbe di una persona, hanno dichiarato i consulenti del marito di Alice Neri, il cui “alibi non regge”.
Secondo le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo, però, il quadro di elementi gravanti su Gaaloul sarebbe robusto. Per l’accusa, il tunisino avrebbe ucciso Alice Neri a coltellate dopo un tentativo di stupro e avrebbe poi appiccato l’incendio, con lo scopo di distruggere il cadavere e cancellare ogni traccia che potesse inchiodarlo, dopo aver posizionato il corpo nel vano bagagli dell’auto della donna. Nel frattempo, il procuratore di Modena Luca Masini ha reso noto che si procederà a chiedere alle autorità francesi una estensione della consegna dell’indagato relativamente agli altri reati ipotizzati successivamente a carico del 29enne (violenza sessuale, tentata estorsione e cessione continuata di sostanze stupefacenti). All’esito dell’accoglimento, conclude la Procura, per i predetti delitti sarà proposta separatamente richiesta di rinvio a giudizio.