Nicholas Negrini, marito di Alice Neri, a Quarto Grado parla della morte della moglie: “Vogliamo essere sicuri al 200% che la persona che andrà in carcere sia l’assassino. A mio avviso è morta qui sul posto, ma non so in che modo. Diciamo che probabilmente è stata aggredita”. A dare ragione al marito, anche un reperto trovato sulla scena del crimine, un mozzicone di sigaretta dove è stato trovato il DNA di Alice e quello di Mohamed Gaaloul, ora in carcere come presunto assassino della donna.



“Possono esserci altri personaggi implicati nella vicenda”: ne è convinto Matteo, fratello di Alice. Sono tante, infatti, le tracce di DNA nell’auto della donna. Sulla tanica di olio esausto, utilizzato per dare fuoco al corpo della donna, è stata trovata un’impronta digitale. Secondo gli esperti, si tratta di un’impronta molto difficile da esaminare. Un altro oggetto da esaminare è il reggiseno della donna, trovato a circa 10 metri dall’auto.



Alice Neri, l’ombra del terzo uomo

Sospetti non solo su Mohamed Gaaloul ma anche su un “terzo uomo”, collega e “amico speciale” di Alice Neri, che con la donna si scambiava lettere. L’uomo, alle 20, era a casa, mentre Alice era seduta allo smart café con Marco, un altro collega. Il suo cellulare, però, si spegne intorno alle 20.30 per poi riaccendersi la mattina, alle 5. “Sono andata a letto presto, intorno alle 20.30. Non ho sentito mio marito venire a letto ma ritengo che se fosse uscito, me ne sarei accorta, anche perché i bambini sarebbero venuti da me”, racconta la moglie. L’uomo e Alice si erano conosciuti in fabbrica e il loro rapporto si era fatto più intimo dopo l’estate.



Gli avvocati di Hamma, ovvero Gaaaloul, così come quelli del marito Nicholas Negrini, chiedono che vengano fatti i controlli su tutti gli spostamenti di tutte le persone coinvolte nella storia, dunque il “terzo uomo” ma non soltanto. La donna, infatti, quella mattina aveva visto anche un altro uomo, un altro ex collega di origine marocchina. Dopo aver lasciato lo Smart Café, Alice, aveva però inserito nel navigatore l’indirizzo di casa: cosa è successo alla donna?