Si torna a parlare di Alice Neri durante il programma di Rete Quattro, Quarto Grado. La svolta negli scorsi giorni,: un tunisino 29enne arrestato in Francia, fortemente indiziato di aver assassinato la donna di Carbonia, in provincia di Modena. Il talk condotto da Gianluigi Nuzzi ha avuto in collegamento Nicholas, il marito della giovane vittima: “Io mi baso su quello che conosco e che so su mia moglie, e posso ribadirvi che mia moglie non avrebbe mai dato un passaggio ad uno sconosciuto in una situazione del genere, da sola e in quell’ora di notte, non l’avrebbe mai fatto”.



Il marito di Alice Neri ha parlato anche di Marco, il ragazzo con cui la vittima ha passato l’ultima sera: “Trovo il suo comportamento poco giustificabile non si può certo biasimare. Ha pensato che le probabilità di una fine del genere sarebbe stata pari a zero”. E ancora: “Io escludo che Alice conoscesse Mohamed, non so come abbia fatto a conoscere una persona in una località del genere da lei poco frequentata. Ha fatto tutto da solo? Credo che una persona sola non possa fare un lavoro del genere, è stato aiutato”.



ALICE NERI, LA MAMMA: “E’ STATA AGGREDITA NEL PARCHEGGIO”

Quarto Grado ha parlato anche con la mamma di Alice Neri, che ha chiesto a gran voce la verità per la morte della figlia: “Facevamo tutto assieme, era il mio angelo”. E ancora: “Era molto innamorata di suo marito, diceva che una vita senza Nicholas non se la sarebbe mai immaginata”. Su quella sera: “Lei è andata da Marco per chiarire la posizione di donna sposata. Mia figlia è andata in psicoterapia per risolvere una questione di crisi dopo che è stata due anni di fila con una bimba che le stava attaccata al seno 24 ore su 24, lei ci teneva moltissimo ed è andata in terapia non è andata nel letto di qualcuno”. Sul tunisino arrestato: “L’ha vista uscire, ha trovato la pappa pronta…”.



E ancora: “Lei è stata tramortita o uccisa nel parcheggio e da lì lui ha guidato la macchina verso il posto dove ha fatto tutto quello che ha fatto. Lui l’ha aggredita nel parcheggio grazie a Marco che l’ha lasciata da sola nel parcheggio, sapendo anche che c’era una persona che tutta la sera l’aveva fissata, doveva aspettare almeno che accendesse la macchina. A miei occhi lui è la concausa di quello che è successo. Dopo di che il killer è salito in macchina ed è andato”. Infine sul mistero del telefono: “Qualcuno c’è l’ha e in questi giorni l’ha acceso, chi ce l’ha non lo so”.