La morte di Alice Neri sarebbe avvenuta a causa di “fendenti inferti con estrema violenza” a cui la donna, trovata carbonizzata nella sua auto data alle fiamme a Fossa di Concordia (Modena) il 18 novembre 2022, avrebbe opposto un disperato tentativo di difesa. È un passaggio delle conclusioni medico legali del consulente incaricato dalla Procura, Vittorio Gatto, riporta Il Resto del Carlino, a cristallizzare la ricostruzione di una dinamica omicidiaria particolarmente efferata. Stando a quanto evidenziato dall’esperto, la 32enne avrebbe provato a sfuggire al suo assassino e sarebbe stata colpita con ferocia prima di essere bruciata.



La lesione fatale sarebbe stata rilevata a carico del cuore, un fendente parte di una serie di almeno 5 coltellate al petto” sferrate in rapida successione. Un dato che si evince dall’analisi condotta dagli esperti incaricati dai pm tra cui l’anatomopatologa forense Cristina Cattaneo, incaricata di fornire il suo contributo per l’esame dei resti della vittima in gran parte compromessi dal fuoco.



Alice Neri: colpi inferti con violenza “estrema”, morta prima di essere data alle fiamme

Alice Neri sarebbe morta a causa dei fendenti inferti con violenza prima che il suo assassino appiccasse l’incendio. La 32enne avrebbe tentato di difendersi per sfuggire al killer, come dimostrerebbero le lesioni riscontrate dai consulenti incaricati dell’esame medico legale dalla Procura di Modena. Queste le conclusioni a cui sarebbe giunto il consulente nominato dai pm, Vittorio Gatto, incaricato di rispondere ai quesiti sull’omicidio di Alice Neri per delineare dinamica e modalità del delitto. Un crimine per cui l’unico indagato resta il 29enne tunisino Mohamed Gaaloul, catturato a dicembre al confine tra Francia e Svizzera.



Il decesso di Alice Neri sarebbe avvenuto prima del rogo e questo sarebbe dimostrato da un dato: “La circostanza – scrive il medico legale – è confermata dal mancato riscontro di inalazione di materiale fuligginoso nelle vie aeree. In base alle condizioni in cui sono stati trovati i resti della vittima, è possibile ipotizzare che il corpo di Alice Neri sia stato esposto al fuoco per un tempo superiore ai 40 minuti“. In altre parole, Alice Neri non avrebbe respirato i fumi dell’incendio perché già deceduta quando auto e corpo sono stati aggrediti alle fiamme.