Il delitto di Alice Neri, la 32enne madre di una bambina di 4 anni trovata carbonizzata nel Modenese nel bagagliaio della sua auto data alle fiamme, è stato approfondito sulle colonne del settimanale “Giallo” attraverso le parole dei familiari della donna, a cominciare dalla mamma, Patrizia Montorsi. Quest’ultima ha dichiarato: “L’unico motivo possibile è che mia figlia abbia rifiutato qualcosa che non voleva fare, abbia detto di no e questo abbia fatto ‘partire l’embolo’ a qualcuno, che l’ha ammazzata e bruciata. Volevano che non la vedessi più, nemmeno da morta”.



La madre di Alice Neri, in cuor suo, si augura che si riesca a risalire al colpevole, così da rendere giustizia alla memoria della figlia: Spero che si trovi chi ha fatto questa crudeltà a una ragazza solare, felice, una mamma di famiglia. Non c’era nulla di nascosto, mia figlia non aveva amanti. Mio genero non c’entra. Un folle ha deciso di eliminarla”.



ALICE NERI, IL MARITO NICHOLAS NEGRINI: “SIAMO SPEZZATI, DOLORE ENORME”

Ma chi potrebbe avere voluto la morte di Alice Neri? Fin qui, sono due le persone nel registro degli indagati: il marito della vittima, Nicholas Negrini, e un amico della 32enne, che quella sera è uscito insieme a lei per consumare un aperitivo. Tuttavia, entrambi avrebbero un alibi inattaccabile e proprio per questo gli inquirenti stanno estendendo il loro raggio d’azione fra i colleghi della donna. Nel contempo, il marito ha detto a “Giallo”: “Siamo spezzati, il dolore è enorme. Ho solo bisogno di sapere cosa è successo a mia moglie quella notte e di proteggere la nostra bambina, che sente la mancanza della mamma. Sto cercando di tamponare questa voragine. Non accetto che di Alice venga tratteggiato un ritratto diverso dalla realtà solo perché giovedì sera era a fare un aperitivo con un collega e amico. Io conosco mia moglie”.



Andrea, il fratello di Alice Neri, ha confermato: “Mia sorella e mio cognato avevano volontariamente condiviso una app che consente la geolocalizzazione del reciproco cellulare. Erano trasparenti nei loro rapporti. Nicholas conosceva tutte le password di Alice e viceversa. Con questa applicazione, siamo riusciti a risalire ai suoi spostamenti. Sono andato a Concordia e l’ho cercata ovunque, arrivando anche al bar dove era stata la sera prima. Io so chi era mia sorella: una moglie, una mamma”.