Svolta nelle indagini riguardanti l’omicidio di Alice Neri, la donna trovata carbonizzata nel baule della sua auto a Carbonia, in provincia di Modena. Nelle scorse ore è stato arrestato un 29enne tunisino, ritenuto il presunto omicidio della donna, e Mattino Cinque ha intervistato stamane Nicholas, il marito di Alice Neri: “Sono stato contattato dai carabinieri per recarmi subito in caserma – ha raccontato il compagno della vittima – me l’hanno detto ieri pomeriggio, già lo sapevo dalle notizie che giravano ma me l’hanno voluto dire personalmente prima della conferenza stampa”. “Non credo che conoscesse quest’uomo – ha continuato il marito di Alice Neri – non ne sono sicuro ma credo proprio di no. Cosa è accaduto in quei momenti? E’ una domanda che mi faccio da diversi giorni, non ho una risposta chiara ma conoscendo mia moglie non è stata una sua volontà dare un passaggio a questa persona”. Nicholas ha aggiunto: “Uno dei rimpianti che posso avere è non essere riuscito a sentirla l’ultima volta quella sera, ma non è stata una mia scelta ma una conseguenza della mia stanchezza e il fatto che ero con mia figlia. Quella sera mi aveva detto che non aveva voglia di uscire, era un po’ stanca, l’avevo vista visibilmente provata. Quella sera fra di noi nessun litigio, era solo stanca”.



Nicholas ha quindi aggiunto: “E’ una storia molto complicata, il tunisino il mandante? Non credo, è una cosa ancora per aria e da definire. Il mandante di qualcun’altro la vedo una cosa più complicata ma potrebbe essere, non lo escludo. E’ più probabile che quel ragazzo avesse tentato delle avance e l’abbia rifiutato”. Nicholas ha parlato anche di Marco, il ragazzo che era con Alice Neri la sera dell’aperitivo: “Non ho mai parlato con lui e non ci voglio parlare. Quando avevamo bisogno di sentirlo non si è fatto vivo quindi non ha senso sentirlo ora. Non lo ritengo responsabile, non ha commesso alcun reato, sicuramente non è stato un galantuomo, poi comunque giudicare prima di sapere è sbagliato, mi piacerebbe sapere cosa è successo. E’ stata la prima persona su cui ho avuto sospetti ma non avevo elementi”. Nicholas ha parlato a Mattino Cinque anche del cellulare di Alice Neri, mai ritrovato: “Nei giorni scorsi qualcuno lo ha riacceso, non è andato bruciato – ha detto Dalle ore 7:00 dopo la morte di Alice il telefono era stato spento”. Quindi Nicholas si è congedato da Mattino 5 dicendo: “Secondo me il 29enne tunisino non ha fatto tutto da solo a meno che non sia un killer professionista”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ALICE NERI, MARITO NICHOLAS: “ARRESTO MOHAMED GAALOUL? NON SONO ANCORA SOLLEVATO”

Il caso di Alice Neri, la madre di 32 anni trovata morta carbonizzata nel bagagliaio della propria vettura nel Modenese, è stato approfondito durante la trasmissione di Rai Uno “Storie Italiane”, condotta da Eleonora Daniele e andata in onda nella mattinata di oggi, giovedì 15 dicembre 2022. Nelle scorse ore è stato tratto in arresto il sospettato dell’omicidio della donna, il 29enne tunisino Mohamed Gaaloul, ma attualmente non si conoscono ulteriori dettagli circa la sua posizione.



Intanto, l’inviato del programma, Alessandro Politi, ha intervistato Nicholas, il marito di Alice Neri, commentando quest’ultimo sviluppo: “Sono un po’ in tensione, sono ore importanti – ha dichiarato l’uomo –. Questa è una buona notizia, ma altro non posso dire, fino a quando non avremo dati ulteriori sotto mano. Mi sentirò sollevato solo quando il caso sarà chiuso. Questo mese è stato un caos, ho messo in pausa la realtà. È difficile girare pagina”.

ALICE NERI, A “STORIE ITALIANE” PARLA IL MARITO NICHOLAS: “NOSTRA FIGLIA NON SA LE ESATTE DINAMICHE DELL’ACCADUTO”

Il marito di Alice Neri, ai microfoni di “Storie Italiane”, ha aggiunto: “Nostra figlia non sa le esatte dinamiche di quello che è successo. Sa solo che la mamma non c’è più e ha anche lei i suoi momenti di difficoltà. Io cerco di starle vicino il più possibile. Intanto, io ho ricominciato a lavorare da un paio di giorni, in quanto devo provare a tornare un passo alla volta a una vita normale. Non mi sono ancora spiegato quello che è successo, in quanto mi mancano gli elementi per poterlo fare. Ci sono voci, sentiti dire, che tuttavia non mi danno certezze”.

Da ultimo, un ringraziamento alle forze dell’ordine che hanno indagato e stanno indagando sul caso Alice Neri, che “hanno voluto avvisarmi personalmente di questa cattura. Grazie agli inquirenti per il lavoro celere e per il lato umano che hanno mostrato nei miei confronti. Essere indagato non mi ha mai toccato particolarmente, perché io sapevo la verità. Pensavo solo a cosa potesse essere avvenuto quella sera”.