Il programma di Mediaset, Mattino Cinque News, è tornato ad occuparsi del caso di Alice Neri, e in collegamento con l’inviato Emanuele Canta vi era Nicholas, il marito della donna trovata senza vita in quel di Carbonia. “Alcuni elementi andavano attenzionati, questi elementi potevano inquadrare le responsabilità di questa persona o scaglionarla”, dice riferendosi al famoso ‘terzo uomo’, il collega di Alice Neri che avrebbe scritto delle lettere molto intime alla stessa vittima e che non sarebbe finito ‘sotto torchio’ in maniera adeguata secondo il marito.
“A mio avviso è una cosa grave – ha ripreso la parola Nicholas – questi elementi potevano essere analizzati per chiarire la sua posizione, non per forza accusarlo ma anche togliere responsabilità, non è più possibile e rimarrà il dubbio. Ci sono molti dubbi, dinamiche non comprensibili e non ci sono prove, dopo 5 mesi ci sono indizi che non raccontano la verità in modo esaustivo”.
ALICE NERI, IL MARITO DI ALICE NERI: “IO NON SAPEVO NIENTE…”
Il marito di Alice Neri ha quindi proseguito: “Io sapevo che esisteva questa persona ma ero estraneo a tutto il resto, sapevo che erano colleghi e basta, non altro. Lei aveva settimane in cui usciva molto prima di me e magari andare a prendere un caffè prima del lavoro, anche questa è una cosa da chiarire, era una consuetudine?”. Quindi Nicholas ha aggiunto, in riferimento a dei capi d’abbigliamento del terzo uomo che sarebbero stati trovati sporchi di erba: “Questi indumenti andavano buttati, non bisognava nemmeno restituirli, non erano oggetti di valore”.
Emanuele Canta, insistendo sui capi d’abbigliamento da lavoro del terzo uomo, ha aggiunto: “Non sapremo mai se queste tracce saranno compatibili con la zona del ritrovamento del cadavere o altro, ed è un peccato che non si guardi a 360 gradi in un giallo dove vi sono tanti indizi e poche prove”. Nicholas ha aggiunto: “Io ho un sospetto sulla sincerità del terzo uomo, molti dettagli sono saltati fuori un po’ alla volta, un po’ di contraddizione, e l’ideale sarebbe chiarire nel modo giusto la sua posizione, non sto accusandolo però…”.