Scintille durante l’ultima udienza del processo per l’omicidio di Alice Neri tra la difesa di Mohamed Gaaloul, secondo cui non si è indagato a sufficienza riguardo le auto transitate nella zona del ritrovamento del cadavere, e accusa e parte civile, secondo cui non ci sono prove che facciano ipotizzare il coinvolgimento di altre persone. Al centro del dibattito dell’ultima udienza al tribunale di Modena, dunque, le vetture su cui la difesa aveva chiesto ulteriori approfondimenti, dopo aver mostrato dei video delle telecamere di videosorveglianza.



In aula è intervenuto un carabiniere coinvolto nelle indagini, Emidio D’Agostino, il quale ha ribadito che uno dei mezzi è di una persona che è stata già sentita e che è stato verificato il suo alibi: dopo essersi recato nello stesso bar in cui era entrata Alice Neri, l’uomo si era portato in provincia di Mantova per acquistare una sostanza stupefacente. Stando a quanto riportato dalla Gazzetta di Reggio, è stato sentito anche l’uomo che guidava la vettura e un teste che aveva dichiarato di aver assistito a un bacio tra la vittima e l’imputato la notte del delitto. I legali della famiglia di Alice Neri hanno giudicato positivamente l’udienza, in quanto ritengono sia stata «smontata l’ipotesi difensiva di un’altra persona che poteva avere incrociato Alice nelle prime ore del 18, e che quindi potesse essere coinvolta nel suo omicidio».



DAL MISTERO DELLA SECONDA AUTO AL BACIO “RITRATTATO”

I legali della madre e del fratello di Alice Neri hanno spiegato che è emerso «un alibi perfetto» di questo uomo, che dunque non è coinvolto nell’omicidio, pertanto si stringe ulteriormente il cerchio su Mohamed Gaaloul, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere, in quanto non ha ancora fornito una spiegazione riguardo «come, dove e quando è sceso dalla vettura» ed è venuta meno l’ipotesi di un altro uomo. Non è dello stesso avviso il legale dell’imputato, secondo cui l’udienza è stata «interessante», perché sono emersi temi che meritano un approfondimento, mentre altri dovevano essere approfonditi dalle indagini.



La sensazione della difesa è che ci sia stata troppa fretta nel voler concludere l’inchiesta su Alice Neri e ci sia concentrati per questo solo su Mohamed Gaaloul, di conseguenza per la difesa sarebbero andati persi definitivamente «elementi per provare e individuare il vero responsabile». Per quanto riguarda il transito di una seconda auto nei pressi del luogo dell’omicidio, che sarebbe molto simile a quella di Alice Neri, è stato escluso il coinvolgimento del mezzo, mentre per la difesa va approfondita la questione, pur riconoscendo che la qualità video non è alta. Infine, sono emerse contraddizioni in merito al racconto di un testimone che ha ritrattato in merito al bacio che aveva dichiarato di aver visto tra la vittima e l’imputato, quindi ha sconfessato la sua prima versione.