Quarto Grado torna sul caso Alice Neri con una anticipazione che riguarda i recenti sviluppi dell’inchiesta sull’omicidio della 32enne di Ravarino, trovata morta nella sua auto data alle fiamme il 18 novembre scorso a Fossa di Concordia (Modena). La trasmissione condotta da Gianluigi Nuzzi riporta della presenza di una presunta supertestimone che potrebbe dare una svolta alle indagini. Si tratterebbe di un nuovo racconto che irrompe nelle cronache del giallo: qualcuno avrebbe visto o sentito qualcosa di utile a portare gli inquirenti a risolvere i misteri che avvolgono il delitto di Alice Neri.
Intanto è attesa per il prossimo 24 gennaio l’udienza in cui il Tribunale della Libertà sarà chiamato a decidere sull’istanza di scarcerazione presentata al Riesame dalla difesa di Mohamed Gaaloul, il 29enne tunisino piombato al centro dell’inchiesta quale principale sospettato dell’omicidio di Alice Neri. L’indagato avrebbe negato ogni addebito dicendosi estraneo ai fatti che gli sarebbero contestati, la morte della donna e la distruzione del suo cadavere. Il corpo di Alice Neri era stato rinvenuto carbonizzato all’interno del bagagliaio della sua auto, anch’essa bruciata, in una zona di campagna a Fossa di Concordia. Sotto la lente investigativa anche le ultime ore della donna, alcune delle quali (almeno 6, secondo la ricostruzione) trascorse in compagnia di un collega in un locale prima della tragedia.
Il giallo di Alice Neri: “Spuntata una supertestimone”
Gli interrogativi sulla morte di Alice Neri sono tanti. Poche settimane fa, una prima svolta si è registrata con l’arresto di Mohamed Gaaloul, principale indiziato del delitto, ma sono ancora troppi i nodi irrisolti che alimentano un mistero lungo ormai diversi mesi. Il cadavere di Alice Neri era stato trovato nella sua auto a Fossa di Concordia, diverse ore dopo un lungo aperitivo consumato in un locale della zona con un collega che poi l’avrebbe lasciata da sola nel parcheggio antistante.
È a quella parentesi temporale e a quanto accaduto dopo l’appuntamento che ora si concentrano gli sforzi investigativi per arrivare alla soluzione del giallo. Chi ha ucciso Alice Neri ha avuto dei complici? È davvero Gaaloul il responsabile di questo atroce delitto? Al momento le domande non hanno una risposta nitida ed è ancora caccia a un possibile movente. Il fratello della vittima, Matteo Neri, sostiene che chi ha commesso un simile orrore non possa aver agito in solitaria. Per questo confida nelle indagini e in chi, forse, potrebbe essere a conoscenza di elementi preziosi per l’inchiesta. Ma la famiglia di Alice Neri, fin dalle ore immediatamente successive all’omicidio, avrebbe fatto i conti con una “omertà totale“ che renderebbe ancora più complesso il lavoro di ricostruzione degli eventi. Secondo Quarto Grado, però, ora sarebbe spuntata una supertestimone che potrebbe imprimere una svolta decisiva alle indagini.