In relazione all’omicidio di Alice Neri, nelle scorse ore presso il tribunale di Bologna si è tenuta l’udienza per la scarcerazione di Mohamed Gaaloul, il 29enne tunisino che, secondo la Procura, avrebbe ucciso la madre 32enne nelle campagne del Modenese. A “Ore 14”, trasmissione di Rai Due condotta da Milo Infante e andata in onda nel pomeriggio di venerdì 3 febbraio 2023, ha rilasciato le proprie dichiarazioni l’avvocato difensore di Gaaloul, Roberto Ghini, il quale si è anche sbilanciato circa il possibile provvedimento che sarà adottato dai giudici.



“C’è stata una lunga relazione, durata più o meno un’ora – ha asserito –. Poi è toccato alla mia, all’intervento dei due pm e, infine, il tribunale, come da prassi, si è riservato. Avremo una risposta, penso, tra lunedì e martedì. Ho illustrato le mie difese e sono certo che l’ordinanza non possa reggere, perché nessuno sa né è in grado di spiegarmi cosa abbia provocato la morte di Alice Neri, o anche solo per quale motivo sia deceduta, sulla base di elementi certi. Sarei stato anche disposto a rinunciare al riesame, in quel caso”.



ALICE NERI, L’AVVOCATO DI GAALOUL: “IL MIO ASSISTITO SI DICHIARA ESTRANEO AI FATTI E INNOCENTE”

Per quanto concerne le registrazioni effettuate dalle telecamere lungo la via in cui è transitata l’auto di Alice Neri la notte in cui la giovane mamma ha perso la vita, l’avvocato Ghini ha sottolineato che “ci sarebbero anche altre auto che sarebbero state immortalate dagli occhi elettronici durante il loro passaggio. Pertanto, ho chiesto alla Procura di identificarle”.

Intanto, l’assistito del legale Ghini continua a professare la sua innocenza e a ribadire di non avere ucciso Alice Neri: “Agli atti – ha concluso l’avvocato – la versione di Mohamed si compone di un’intervista rilasciata a una giornalista e delle sue dichiarazioni alle autorità. Lui continua a dirsi estraneo ai fatti e innocente”.