Spunta una testimonianza importante nel caso di Alice Neri, la mamma 32enne di Ravarino uccisa e trovata bruciata nel bagagliaio della sua auto a Fossa di Concordia (Modena), il 18 novembre scorso. Il corpo carbonizzato della vittima si trovava nella carcassa della sua macchina, incendiata nella zona di campagna teatro del macabro ritrovamento, e un tunisino 29enne, Mohamed Gaaloul, sarebbe il principale sospettato dell’omicidio dopo l’iscrizione di marito e collega della giovane nel registro degli indagati. Pesanti elementi graverebbero sulla posizione dell’uomo, arrestato in Francia pochi giorni fa all’esito di una caccia all’uomo estesa a tutta Europa.



Gaaloul sarebbe soggetto noto per alcuni precedenti tra cui una tentata estorsioneun ricatto ai danni di un’altra donna, e un testimone, secondo quanto riportato da Ore 14 nella puntata andata in onda il 19 dicembre, avrebbe raccontato di averlo visto parlare con Alice Neri, fuori dal locale in cui la vittima aveva trascorso la serata con un collega per un lungo aperitivo, intorno alle 3 del mattino. Poco prima che di lei si perdessero le tracce. Mohamed Gaaloul avrebbe detto di aver chiesto un passaggio a una donna bionda la sera dei fatti, ma si sarebbe detto estraneo alla morte di Alice Neri. Un delitto che, per gli inquirenti, potrebbe avere però la sua firma.



Alice Neri uccisa a Concordia: la posizione di Mohamed Gaaloul al vaglio degli inquirenti

A pesare sulla posizione di indagato assunta da Mohamed Gaaloul nel giallo di Alice Neri vi sarebbero anche altri elementi. Tra questi, la sua partenza sospetta all’estero all’indomani dell’omicidio della 32enne, un viaggio fatto insieme alla moglie – sposata pochi giorni prima del delitto – che avrebbe destato non pochi sospetti in chi indaga. È durante questo spostamento fuori dall’Italia che Gaaloul sarebbe finito di prepotenza nel fuoco investigativo, al centro di una caccia all’uomo con mandato di cattura europeo che si sarebbe conclusa con il suo arresto in una città francese prossima al confine con la Svizzera.



Nel bacino di interrogativi che orbita intorno alla tragica fine di Alice Neri ce n’è uno che, se risolto, potrebbe portare a chiudere il cerchio: la donna conosceva il suo assassino? Al momento, secondo quanto precisato dalla Procura, non vi sarebbero elementi significativi a favore di questa ipotesi. Non è chiaro se la vittima sia stata aggredita e uccisa da qualcuno con cui aveva avuto precedenti contatti oppure se il delitto sia stato commesso da un perfetto sconosciuto. Come non sarebbe ancora emerso se Alice Neri conosceva Mohamed Gaaloul. La famiglia di Alice Neri tende a escludere questa ultima ipotesi e le indagini proseguono nel massimo riserbo.