Il terribile caso di Alice Scagni oggi a Mattino Cinque, programma in diretta su Canale 5. I genitori della povera donna uccisa dal fratello Alberto sono stati intervistati in esclusiva dal talk condotto da Federica Panicucci. “Il Gip dice che Alberto era seminfermo di mente? – dice Antonella Zarri, mamma di Alice Scagni – questa perizia verrà discussa il 3 novembre insieme agli altri periti. Dopo sei mesi noi vediamo quello che abbiamo sempre detto, Alberto non aveva accortezza dei suoi atti ed era una persona pericolosa, quello che abbiamo detto al 112. Quella famosa telefonata (in cui i genitori di Alice Scagni chiedono l’intervento delle forze dell’ordine ndr) deve ascoltarla ancora tutta l’Italia visto che il Procuratore non ritiene di farla ascoltare, e ripeto, sei mesi fa noi dicevamo quello che ha detto oggi il perito. Noi chiediamo di essere considerati parte offese e direi che siamo abbastanza offesi”.
Quindi è intervenuto Graziano, papà di Alice: “Mi ha chiamato dicendomi che mi avrebbe tagliato la gola e che ci avrebbe ammazzato tutti. Al mattino ho chiamato la questura per ribadire le denunce precedenti, ho riferito di tutto ciò che mio figlio aveva detto e fatto… La chiamata al 112 era un grido d’allarme, una richiesta d’aiuto improrogabile, mio figlio era fuori di testa. Le forze dell’ordine mi hanno risposto che quel giorno ero festivo (primo maggio ndr), non potevo fare una denuncia, e mi sarei dovuto recare il giorno dopo dal commissariato. Mi hanno detto che non avevano volanti e che era festa. Ho chiesto una volante dove abitava mia figlia, l’ho chiesta due volte, e otto ore dopo è stata uccisa. Perchè non mi fanno ascoltare questa telefonata, per quale motivo? Noi pensiamo solo ad Alice che purtroppo non c’è più”.
ALICE SCAGNI, I GENITORI A MATTINO5
“E’ palese che Alberto fosse pericoloso per se e per gli altri, e non solo per la nostra famiglia. Sia i servizi mentali e sia la polizia che abbiamo chiamato in emergenza a fronte di un’emergenza reale… cosa dovevamo fare di più per avere supporto?”. Ha ripreso la parola Antonella, mamma di Alice Scagni. Il ricordo del giorno dell’omicidio: “Quella sera abbiamo trovato 40 poliziotti che evidentemente non erano in servizio prima. Volevamo avvicinarci al corpo di Alice a dare uno carezza e siamo riusciti a sfiorarla in un secondo. E’ stata agghiacciante e rabbiosa quella sera. Trovarsi quella quantità di divise quando avevamo sentito solo 7 ore prima che non avevano due persone da dedicare ad una persona che era una bomba che stava per esplodere”.