Era il 2015 e l’Oms lanciava un allarme destinato a fare discutere e preoccupare: l’Organizzazione mondiale della Sanità classificava le carni lavorate come “cancerogene” invitando a inserirle nel gruppo 1 delle sostanze che causano i tumori a pericolosità più alta, al pari del fumo e del benzene.
A otto anni di distanza, a queste conclusioni si contrappongono quelle, di segno opposto, cui sono pervenuti i ricercatori dell’Università di Chicago. I risultati di un nuovo studio, condotto dall’ateneo americano e pubblicato sulla rivista Nature, paiono infatti sconfessare le indicazioni precedenti. E questo perché si è scoperto che l’acido trans-vaccenico (TVA), un acido grasso a catena lunga presente nella carne e nei latticini provenienti da animali al pascolo come mucche e pecore, migliora la capacità delle cellule T CD8+ di infiltrarsi nelle cellule tumorali e ucciderle. In buona sostanza, la ricerca dell’Università di Chicago ha dimostrato che i pazienti con livelli più elevati di TVA nel sangue hanno risposto meglio all’immunoterapia, suggerendo così che questo acido possa rivelarsi un efficace integratore nutrizionale per amplificare l’azione dei trattamenti clinici contro il cancro.
Attenzione però: la nuova scoperta non deve rappresentare un alibi per abbuffarsi di carne rossa e latticini. “Esiste un numero crescente di prove sugli effetti dannosi per la salute derivanti dal consumo eccessivo di questi alimenti – afferma Jing Chen, docente di Medicina presso l’Università di Chicago e uno degli autori senior del nuovo studio -. Questo studio non deve quindi essere interpretato come una scusa per mangiare più cheeseburger e pizza. Piuttosto indica che integratori nutrizionali come la TVA potrebbero essere utilizzati per promuovere l’attività delle cellule immunitarie”. E va detto che la lista dei nutrienti in grado di svolgere questo compito potrebbe essere destinata anche ad ampliarsi. “Alcuni dati lasciano supporre che altri acidi grassi delle piante si comportano nello stesso modo rilevato per la TVA” aggiunge Chen.
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