Una alimentazione vegana fa bene o fa male? Il numero di persone che hanno scelto di eliminare le proteine animali dalla propria dieta intanto in Italia ammonta a 4,8 milioni. In totale, nel mondo, le stime parlano di una percentuale del 14%. È per questo motivo che in tanti si domandano quotidianamente quali siano gli effetti, ma una risposta vera e propria dalla scienza non è ancora arrivata. Alcuni esperti ritengono che sia controproducente, mentre altri credono che possa far bene all’ambiente.



In Inghilterra, secondo quanto riportato da Il Mattino, si propende maggiormente per la tesi che bocca questo regime. La scrittrice inglese Jayne Buxton, nel suo ultimo libro dedicato all’alimentazione, definisce addirittura una bufala l’idea che nutrirsi soltanto di verdure possa salvare il pianeta. Anche dal punto di vista umano i benefici non sarebbero esaltanti. Anzi, sembrerebbe che i medici abbiano osservato che una dieta di questo tipo fa sì che negli anni si manifestino sintomi di atrofia muscolare, malattie della pelle e altri disturbi.



Alimentazione vegana fa male? La verità degli esperti

Non è dunque semplice, anche tra gli esperti, stabilire se una alimentazione vegana fa male oppure fa bene. Anche l’Istituto Superiore di Sanità ha dei dubbi in merito. “Poiché i vegani escludono completamente gli alimenti di origine animale dalla loro dieta abituale assumono quantità ridotte di quei nutrienti che sono contenuti soprattutto in essi: proteine, zinco, calcio, ferro, vitamina D, acidi grassi omega 3”, spiega. Molte di esse svolgono funzioni fondamentali per l’organismo, che ne risente. Se, inoltre, è dimostrato che la carne è responsabile dell’insorgenza di alcune patologie come tumori e infarti, non è noto in che misura contribuiscano le altre pietanze su queso fenomeno.



Inoltre, sussisterebbero dei dubbi anche sui benefici che porta una dieta di questo tipo all’ambiente. È stata smentita, secondo quanto riportato da Il Mattino, infatti, la tesi secondo cui gli allevamenti producono più CO2 dei trasporti. La questione resta dunque piuttosto complessa e combattuta.