Alimenti modificati con CRISPR, pomodori e…
“Gli alimenti modificati da CRISPR stanno già iniziando a colpire il mercato” spiega Jennifer Doudna, Premio Nobel per la Chimica, nel suo articolo su Science. La tecnologia di modifica del genoma che ha co-sviluppato ha cambiato il mondo dell’alimentazione. Per quanto riguarda una varietà di pomodori, le qualità nutrizionali sono state migliorate. Per non parlare di due pesci: un’orata produce più carne e un pesce palla ha una crescita accelerata. Tutti e tre sono stati autorizzati alla vendita in Giappone.
“Da parte loro, gli Stati Uniti stanno immaginando applicazioni per l’allevamento del bestiame, come mucche senza corna, per evitare che si feriscano, o maiali con muscoli più sviluppati”, spiega invece Éric Pailhoux, direttore della ricerca presso Inrae, come riporta Le Figaro. In futuro si dovrebbe impiegare anche la tecnica dell’editing multiplex, che consente di intervenire contemporaneamente su più siti del genoma delle piante, come sottolinea Jennifer Doudna. Così si arriverebbe ad un miglioramento delle colture rese resistenti agli erbicidi, o con rese migliorate.
L’editing del genoma in Europa
In Europa, invece, l’editing del genoma delle specie animali e vegetali è riservato alla ricerca: al momento non è previsto a fini commerciali, perché le modifiche producono secondo la normativa un organismo geneticamente modificato. Solamente una varietà di OGM è attualmente autorizzata alla coltivazione sul suolo europeo, il mais. Jean-Luc Gallois, direttore della ricerca all’Inrae presso la stazione di miglioramento genetico e ortofrutticolo di Avignone, sta adesso studiando le possibili modifiche nei pomodori con un gene apparso naturalmente nel peperone, che protegge contro alcuni virus.
Le mutazioni indotte tramite CRISPR nelle piante “sono indistinguibili da quelle si verificano naturalmente quando lasciamo che la natura faccia il suo corso”, spiega il ricercatore. Grazie a queste tecniche, importanti progressi sono arrivati anche nella scienza di base. Éric Pailhoux spiega: “Con il mio team, grazie a CRISPR-Cas9, abbiamo identificato i geni coinvolti nella differenziazione del sesso e delle gonadi in piccoli mammiferi come i conigli, che permetteranno di far avanzare la ricerca clinica negli uomini sulle inversioni sessuali o su alcuni disturbi della fertilità. Nei topi non è apparso nulla di simile”.