E servizi vengono applicate 4 aliquote IVA: 4%, al 5%, al 10%, e al 22%. Poi vi sono delle particolari agevolazioni per cui alcuni forfettari possono applicare l’IVA allo 0%, eppure adesso il vice ministro dell’economia Maurizio Leo è intervenuto al convegno organizzato dal Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti per i 50 anni dell’IVA, annunciando una aliquota IVA allo 0%, per poi ritornare alle 4 aliquote già utilizzate.



Aliquota IVA 0%: potrebbe essere introdotta per alcuni beni e servizi

Infatti come ha spiegato lo stesso Maurizio Leo, anche l’acqua minerale oggi gode di una un’aliquota al 22% ed è qualcosa che va assolutamente razionalizzata. Quindi il percorso per l’imposta nella legge delega di una riforma che possa introdurre l’aliquota IVA allo 0% prenderà presto piede: l’obiettivo è quello di introdurre un meccanismo di aliquota zero, vale a dire un meccanismo di esenzione come quello introdotto per i vaccini.



Naturalmente questo sarà applicato soltanto ad alcune tipologie di beni e servizi, “potremmo selezionare i beni muovendoci in una direzione coerente con le regole comunitarie ha ricordato Maurizio Leo, visto che nella riforma fiscale in arrivo sarà introdotto anche il tema della crisi d’impresa, dove verrà esteso lo strumento della composizione negoziata della crisi agli altri istituti liquidatori.

Aliquota IVA 0%: la riforma fiscale tratterà anche la crisi d’impresa

Il viceministro Leo ha detto di lavorare insieme al direttore del dipartimento delle finanze Giovanni Spalletta, oltre che al direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Ruffini per disporre insieme alla legge delega anche la riforma dei testi unici delle imposte, con le disposizioni già in vigore e visto che nella riforma confluiranno anche nel codice tributario che avrà una parte generale comprensiva delle disposizioni dello statuto del contribuente oltre ad una parte sui focus relativi ai procedimenti. Spalletta ha ricordato che in tema di IVA: “In molti casi siamo stati all’avanguardia, penso senza fatica all’invenzione dello split payment che al di là delle critiche ad è stato l’interesse di altri Stati membri. Oppure per la fatturazione elettronica“.



Il presidente dell’Ordine dei commercialisti Elbano De Nuccio ha dichiarato che “la riforma dovrebbe innanzitutto razionalizzare e sistematizzare la normativa in materia attraverso un’opera di rifusione in un testo unico delle disposizioni attualmente non collocate nella legge IVA”.