Le regole per determinare le aliquote IMU 2025 cambiano. I Comuni italiani devono adempiere obbligatoriamente a conteggiare delle percentuali secondo delle loro valutazioni, a patto che le stesse sia state approvate in una delibera comunale e contestualmente pubblicate all’interno del Portale del Federalismo Fiscale.
Le domande dalle amministrazioni comunali sono molteplici, così come i dubbi legati al funzionamento, alla presentazione del prospetto e alla scadenza. Infatti gli enti locali che non provvedono ad un invio tempestivo rischiano di dover adeguare obbligatoriamente per percentuali IMU di base.
Aliquote IMU 2025 con prospetto obbligatorio
Dal momento in cui il Comune italiano approva un nuovo prospetto determinando delle aliquote aggiornate dell’IMU di questo 2025, l’amministrazione locale deve assicurarsi del rispetto di ciascun adempimento fiscale previsto e contenuto nella nuova riforma di quest’anno.
L’adempimento di inviare il prospetto delle aliquote al portale informatico è obbligatorio per tutti i Comuni, anche per coloro che hanno deciso – previa delibera – di non aggiornare e variare le percentuali.
Da quest’anno dunque il ricorso alla piattaforma informatica è un obbligo sancito dalla riforma fiscale 2025.
Naturalmente è indispensabile conoscere secondo quale principio vengono raccolte le unità immobiliari per determinare il calcolo dell’IMU. Ecco dunque la catalogazione delle classi:
- Immobili lussuosi;
- Gruppo al catasto D (unità immobiliari utilizzati dalle aziende, come i capannoni);
- Fabbricati di varia natura;
- Area in cui è possibile costruire un fabbricato;
- Terreni agricoli.
Grazie ad un documento governativo gli enti locali possono far riferimento alle variazioni applicabili a ciascuna categoria immobiliare.
Trasmissione della pratica al portale del federalismo fiscale
All’interno del portale del federalismo fiscale è possibile gestire le aliquote dell’IMU tramite un’apposita sezione denominata tecnicamente come “gestione”. Al suo interno va prestata un’attenzione particolare, non va inserita la delibera nella sua interezza.
La schermata predisposta dal sistema informatico del MEF indica quali sono i passaggi da seguire e non va allegata per nessuna ragione la delibera, pena la cancellazione della pratica.
Nel caso in cui i Comuni non provvedessero ad inviare tempestivamente il prospetto, le aliquote IMU di base sarebbero così distribuite: lo 0,4% per le unità immobiliari di lusso e lo 0,86% per le unità immobiliari produttive e differenti dalla prima abitazione.