In Manovra si confermano le aliquote Irpef 2025 basate su 3 scaglioni, e nel frattempo si valuta l’ipotesi di continuare a garantire sgravi fiscali e di poter ridurre il secondo scaglione (anche di due punti percentuali).
Per far sì che si il 2° scaglioni passi dall’attuale aliquota al 35% al 34% o 33% dipenderà dal gettito fiscale ricavato dalle adesioni al concordato preventivo biennale. Prima di allora non si può far altro che lasciare tutto (o quasi) invariato.
Aliquote Irpef 2025 su 3 scaglioni, cosa sappiamo?
Al momento le aliquote Irpef 2025 si basano su 3 scaglioni, e sono così composte:
- Aliquota del 23%: fino a 28.000€;
- Aliquota del 35%: per redditi oltre ed entro 50.000€;
- Aliquota del 43%: per redditi oltre 50.000€
Per i contribuenti che godono di un reddito da lavoro dipendente giungono ottime notizie, la detrazione fiscale massima è stata aumentata dai precedenti 1.880€ a 1.955€ ed è diventata strutturale.
Come sappiamo il Testo unico presenta delle variazioni importanti con l’introduzione dell’articolo 16-ter c, che prevede dei nuovi limiti sulle detrazioni fiscali applicabili ai redditi da lavoro dipendente che rientrano nella fascia “75.000€ – 120.000€”.
Come cambiano i nuovi limiti di detrazione fiscale
I nuovi limiti di detrazione fiscale si basano su due parametri importanti: la fascia reddituale in cui si trovano i contribuenti e sul coefficiente familiare che tiene conto dal numero di componenti di un nucleo.
Il primo parametro si basa sulla fascia di reddito e impone i seguenti limiti:
- Per chi dichiara tra i 75.001€ e 100.000€ il tetto massimo di detrazioni è fissato a 14.000€;
- Per chi dichiara più di 100.000€ il tetto massimo di detrazioni scende a 8.000€.
Poi entrano in gioco i coefficienti familiari, che vengono attribuiti secondo il numero di figli a carico:
- In assenza di figli a proprio carico il coefficiente è 0,50;
- In presenza di un solo figlio a proprio carico il coefficiente è 0,70;
- In presenza di due figli a proprio carico il coefficiente è 0,85;
- In presenza di oltre due figli a proprio carico (o uno se è in stato di disabilità) il coefficiente è 1.
Esempio pratico
Nell’ipotesi che un lavoratore abbia una RAL di 80.000€ e un solo figlio a carico, quest’ultimo avrà un tetto massimo di detraibilità pari a 9.800€ (ricavato dal risultato di 14.000€ x 0,70).
Se la sua RAL fosse di 100.000€ e con 3 figli a carico il tetto massimo ammonterebbe a 8.000€ (ovvero 8.000€ x 0,85).
Sui tetti massimi di detrazione vengono esclusi alcun costi, tra cui quelli per gli interessi passivi sui mutui e quelli sanitari.