La brutta stagione potrebbe creare disagi non soltanto in termini di riscaldamento e di forniture di gas, ma anche creare blackout dei cellulari. È quanto ha rivelato l’agenzia Reuters, concentrandosi su alcuni Paesi come Francia e Germania, ma anche l’Italia. La questione delle forniture di gas in arrivo dalla Russia sta infatti riducendo la quantità di energia a disposizione dell’Europa e le interruzioni di corrente o eventuali misure di razionamento energetico potrebbero ripercuotersi anche sulle reti mobili.
Al momento, sono parecchi i Paesi europei che non possiedono un sistema di backup sufficiente a gestire eventuali e continue interruzioni di corrente e quindi il rischio di blackout dei cellulari. Infatti, il Vecchio Continente possiede circa mezzo milione di torri di telecomunicazione, per la maggior parte dotate di batterie di riserva per far funzionare le antenne mobili, della durata però di circa 30 minuti. In Italia, Reuters sottolinea che gli operatori delle comunicazioni hanno chiesto che la rete mobile venga esclusa da qualsiasi interruzione di corrente o interruzione del risparmio energetico. Una questione che intendono affrontare con il nuovo Governo che si insedierà. Produttori quali Nokia ed Ericsson sono già al lavoro con gli operatori mobili per ammortizzare gli effetti della carenza di energia, come riporta Reuters citando fonti interne al settore. Ma ci sono anche altri aspetti da affrontare.
Blackout cellulari, operatori in affanno: torri di telecomunicazione spente…
La possibilità che si verifichino interruzioni di corrente a causa delle ridotte forniture dalla Russia potrebbe anche aumentare la probabilità di guasti ai componenti elettronici, secondo quanto ha affermato Massimo Sarmi all’agenzia Reuters. Gli operatori delle telecomunicazioni potrebbero essere chiamati a rivedere i consumi extra di energia, magari modernizzando le apparecchiature e utilizzando software per ottimizzare il flusso del traffico, per ridurre il rischio di blackout dei cellulari. Le torri potrebbero anche essere messe in “stand by” quando non sono in funzione e alcune bande di spettro potrebbe essere disattivate.
La situazione della Francia è ancora più complessa perché alcune centrali nucleari sono al momento chiuse per consentire la loro manutenzione. Secondo fonti sentite da Reuters, il distributore di elettricità Enedis non esclude potenziali interruzioni di corrente fino a due ore nell’ipotesi più pessimista. Questi potrebbe mandare in blackout anche i cellulari. Enedis afferma però di essere in grado di dare priorità a clienti come gli ospedali e le industrie per evitare i blackout. In Svezia, il regolatore delle telecomunicazioni PTS ha iniziato a finanziare l’acquisto di stazioni di rifornimento trasportabili e stazioni base mobili per gestire prolungate interruzioni di corrente. In Germania, Deutsche Telekom potrebbe ricorrere a sistemi di alimentazione di emergenza mobili basati soprattutto sul diesel.