Allarme bomba a Pisa, paura davanti al Tribunale

Allarme bomba al Tribunale di Pisa nella giornata del 23 febbraio, intorno alle 12. L’ordigno rudimentale è stato piazzato davanti una porta secondaria del palazzo, lungo via del Bruschetto, come spiega Pisa Today. A dare l’allarme una guardia giurata, che visto l’ordigno e ha chiamato le forze dell’ordine, attivando la procedura di sicurezza. Sul posto è intervenuta in pochi minuti la Polizia di Stato, che ha transennato l’area e bloccato l’ingresso e disposto l’evacuazione dell’edificio, che si è conclusa in qualche minuto.



La bomba posizionata davanti al Tribunale di Pisa era composta da una bottiglia di plastica con una miccia, piena probabilmente di un liquido infiammabile, collegato a sua volta ad una bomboletta a gas e ad un petardo. Secondo la prima ricostruzione, la miccia si sarebbe esaurita da sola prima di raggiungere il petardo. Nonostante il potere esplosivo dell’ordigno fosse contenuto, è stato necessario mettere in sicurezza l’istituto con l’uso dei robot da parte degli artificieri.

Si indaga sull’accaduto

Sulla bomba posizionata davanti al Tribunale di Pisa, la Digos indaga a carico di ignoti. Al momento non ci sono rivendicazioni. Con l’aiuto delle telecamere di sorveglianza, gli investigatori contano di scovare i responsabili: una di queste è collocata sopra al portone preso di mira, oltre a quella della videosorveglianza urbana della zona. Gli attentatori, come spiega La Nazione, avrebbero raggiunto raggiunto il luogo di notte, ma il tentativo di far esplodere l’ordigno non è andato a buon fine perché la fiamma che ha incendiato la carta si è estinta prima di arrivare al petardo che avrebbe innescato l’esplosione.
Secondo una fonte investigativa, “Non è escluso che chi ha piazzato la bomba l’altra notte sia arrivato da fuori, magari contando su una rete di contatti locali. È presto per fare valutazioni più complete“. Il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo, ha espresso “vicinanza e solidarietà” alla presidente del Tribunale: “Ringrazio le forze dell’ordine che son intervenute sul posto e auspico che le indagini possano ricostruire esattamente l’accaduto e identificare i responsabili di un gesto intimidatorio“.

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