Un allarme bomba davanti alla casa di Papa Francesco nel quartiere Flores di Buenos Aires, in Argentina. Questa la notizia anticipata dal quotidiano Clarin, che ha dato conto del ritrovamento di un pacco sospetto, di cartone con su scritto fragile e tutto incellofanato, senza indirizzo sopra, posizionato davanti all’abitazione in via Membrillar 533, dove Jorge Mario Bergoglio ha vissuto insieme alla sua famiglia negli anni dell’infanzia e della gioventù prima della sua chiamata al sacerdozio. Non un luogo come agli altri, ma dall’elezione al soglio pontificio di Francesco quasi una meta turistica per i fedeli e i turisti di passaggio che non mancano di fotografare la targa-ricordo apposta sull’ingresso. Fatto sta che in ragione dell’allarme bomba scattato nel caseggiato del quartiere Flores, come riportato dalla stampa argentina, tutta la zona è stata chiusa per motivi di sicurezza ed è stato deviato persino il traffico locale.
ALLARME BOMBA DAVANTI CASA PAPA FRANCESCO
Sul posto si sono portati immediatamente gli artificieri, che una volta individuato il pacco sospetto hanno provveduto a farlo “brillare” in condizioni di sicurezza. Alla fine, secondo quanto ricostruito successivamente, l’allerta si è dimostrata ingiustificata: il pacco conteneva infatti dei rifiuti, ma questo non ha impedito di pensare al dislocamento di un ordigno in un luogo tanto simbolico come la casa in cui il Papa è cresciuto. Quanto accaduto in Argentina, rinvigorisce la questione della sicurezza del Pontefice, obiettivo sensibile in quanto guida spirituale di oltre un miliardo e 200 milioni di fedeli. Il tema, divenuto attuale fin dai tempi dell’accoltellamento all’addome a Paolo VI in quel di Fatima, si è riproposto in occasione dell’attentato a Papa Woytjla, con le misure di sicurezza che sono via via aumentate progressivamente dopo l’attacco alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001.