Falso allarme bomba a “La Repubblica“: allerta rientrata nella sede centrale di via Cristoforo Colombo, 90, a Roma, dopo che una telefonata anonima arrivata nella redazione aveva creato il panico portando all’evacuazione dello stabile. Come riportato dallo stesso quotidiano diretto da Carlo Verdelli, dopo le verifiche degli artificieri i giornalisti e i dipendenti di Repubblica e delle altre testate del Gruppo Gedi sono stati fatti rientrare nel palazzo alle 19.45. Il Comitato di Redazione ha poi emanato un comunicato rispetto a quanto accaduto: “La sede centrale di Repubblica a Roma è stato evacuata per un allarme bomba, scattato dopo una telefonata al centralino del nostro quotidiano, fortunatamente rivelatosi infondato. I lettori sappiano che nessuna intimidazione cambierà di una virgola il nostro modo di fare informazione libera e indipendente“. (agg. di Dario D’Angelo)



ALLARME BOMBA “REPUBBLICA”: LA TELEFONATA ANONIMA

Allarme bomba nella sede di “Repubblica“. Il palazzo di via Cristoforo Colombo, 90, a Roma, è stato evacuato. A darne notizia è lo stesso quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. Sulla homepage del portale online de “La Repubblica” si legge: “Allarme bomba nella redazione di Roma, gli aggiornamenti del sito sono al momento sospesi. Vi terremo informati”. Una situazione di massima allerta quella registrata in questi frangenti: sul posto sono intervenuti anche i carabinieri ma soprattutto gli artificieri, chiamati ad effettuare la bonifica dell’area interessata dall’allarme bomba e, nel caso in cui venisse confermata la presenza di un ordigno, a disinnescarlo. Stando alle indiscrezioni riportate da Il Fatto Quotidiano, l’allerta sarebbe scattata dopo una telefonata anonima pervenuta alla redazione.



ALLARME BOMBA A “REPUBBLICA”

Nell’attesa di capire se l’allarme bomba nella sede de La Repubblica troverà conferma nei fatti o meno, non si può fare a meno di citare la polemica che proprio oggi ha interessato il quotidiano diretto da Carlo Verdelli, uscito in edicola con in prima pagina il titolo “Cancellare Salvini”. Il titolo, riferito ad un’intervista a Graziano Delrio in cui il capogruppo Pd chiede la rimozione dei decreti Sicurezza voluti dall’ex ministro degli Interni Matteo Salvini. E proprio il leader della Lega, pubblicando la prima pagina di Repubblica su Twitter, aveva commentato con sdegno la scelta editoriale del quotidiano: “Questa è istigazione a delinquere. Poi parlano di odio e di violenza….Gli unici che istigano all’odio e alla violenza sono loro”.

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