Non emerge solo da ora la terribile verità che ruota intorno ai migranti che attraversano la Tunisia. Molti di loro vengono abbandonati nel deserto e maltrattati. Il The Guardian ha condotto di recente un’indagine raccogliendo le testimonianze di chi è riuscito a salvarsi, portando però addosso i segni quanto hanno subìto. Molte donne sono state vittime di stupri e violenze, e gli uomini sono stati spesso torturati. E tutto questo da parte delle forze nazionali di confine tunisine, finanziate dall’UE e in combutta con trafficanti di essere umani.
Di recente le segnalazioni di un gruppo di migranti della Sierra Leone abbandonati nel Sahara sta facendo allarmare le associazioni che tutelano i diritti umani, facendo il temere il peggio. Del resto, dai racconti di molti migranti, sono emerse le verità più sconcertanti, tra cui quella di una donna incinta picchiata a sangue. Molti di questi malcapitati sono costretti a rifugiarsi in campi di fortuna, dove però vivono in condizioni disagiate, tra HIV, sifilide e assenza di igiene. E tutto questo sotto gli occhi dell’UE.
MIGRANTI ALLO STREMO IN TUNISIA: L’UE NEGA LE PRATICHE OSCENE DEGLI UFFICIALI TUNISINI
Fonti autorevoli di Bruxelles rivelano che l’UE è a conoscenza delle pratiche brutali operate dagli ufficiali tunisini sui migranti. L’UE dal canto suo nega, descrivendo la professionalità attraverso cui giorno dopo giorno vengono accolti i migranti. Come se non bastasse dall’Europa continuano ad arrivare finanziamenti, e, anzi, sembrerebbe addirittura esserci l’intenzione di aumentare i fondi.
Nel frattempo il numero di rifugiati e migranti continua a crescere. Un osservatorio di Sfax stima che le cifre si possano stimare intorno ai 100 mila, ma in realtà la preoccupazione è quella in base alla quale il numero possa essere superiore e che molti migranti possano non essere stati registrati. A ciò si aggiunge la preoccupazione per le morti infantili. Molti bambini nascono in condizioni disumane, a 40 gradi, senza igiene, senza cibo, senza assistenza medica e senza vaccinazioni.