È allarme morbillo a Milano, con un numero record di contagi soprattutto tra gli adulti. Nei primi cinque mesi di questo 2019 ci sono stati più casi rispetto a tutto quello accaduto nell’anno passato a Milano con 139 contagiati nell’Ats di Milano. Si parla di numeri senza precedenti soprattutto tra i 15 e i 39 anni, quasi il 70%. Questo ha portato gli specialisti a preoccuparsi soprattutto per le fasce maggiormente a rischi tra cui neonati, anziani e soprattutto immunodepressi. Queste tre categorie infatti non possono vaccinarsi e rischiano ulteriormente di contrarre la patologia che in alcuni casi può essere addirittura letale. L’Ats ha deciso quindi di coinvolgere le società sportive per cercare di intercettare trentenni e quarantenni ancora non protetti. Nasce così un vero e proprio appello pro-vax che dovrà portare alla sensibilizzazione di un problema che per alcuni viene considerato minimo per ignoranza.



Allarme morbillo a Milano: parla Marino Faccini

Marino Faccini ha parlato dell’allarme morbillo scattato a Milano. Lo specialista del dipartimento di Prevenzione e malattie infettive dell’Ats ha sottolineato, come riportato dal Corriere della sera: “La vaccinazione contro il morbillo è arrivata in Italia negli anni ottanta. Si è diffusa però solo nel decennio successivo. Questo vuol dire che molti giovani e adulti sono scoperti e tra questi loro circola il virus. Il picco era atteso anche se speravamo avvenisse più avanti”. Nel 2017 si era parlato di ben 387 casi, con la curva che era scesa l’anno successivo per schizzare alle stelle in questa prima metà del 2019. Il problema poi non riguarda solo l’Italia con l’Organizzazione Mondiale della Salute che ha stimato un incremento di contagi del 300%. Per questo risulta importante porre dei rimedi fin da subito, per evitare che la situazione tracolli scatenando una vera e propria epidemia.

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