Recentemente il caso di Sibusiso Moyo ha riportato in auge un allarme che in Gran Bretagna gira da almeno 10 anni, ovvero quello delle pistole stampate in 3D. Moyo, studente in Sicurezza Informatica, era il capo di un’organizzazione criminale in erba che aveva lo scopo di produrre e vendere armi semiautomatiche ai malavitosi inglesi, in quello che è a tutti gli effetti il primo caso simile che si verifica nel Regno Unito.
Moyo, dopo che è stato trovato in possesso di una pistola stampate in 3D e i prototipi di almeno altre due simili, rischia fino a 28 anni di carcere per cospirazione e per la fabbricazione e vendita di armi illegali. Dal conto suo lui, invece, si professa innocente da tutte le accuse, e il prossimo mese dovrà presentarsi in tribunale per il processo. La National Crime Agency (anche detta NCA), un corrispettivo britannico dell’FBI americano, in seguito all’arresto di Moyo ha parlato con i media del pericolo che le pistole stampate in 3D rappresentano per i cittadini inglesi. Sono, a loro dire, “la minaccia emergente più significativa“, ribadendo come “abbiamo parlato della loro potenziale minaccia per almeno dieci anni”.
La pistole stampate in 3D nel mondo
Il caso di Moyo, l’uomo accusato di aver venduto pistole stampate in 3D, non è unico al mondo, ma si tratta di un vero e proprio (ma anche terribile) business in crescita. Concretamente, le armi da fuoco prodotte in casa sono facilmente replicabili da chiunque sappia usare una stampante 3D, con progetti presenti online e facilmente scaricabili. Inoltre, il loro costo complessivo si aggira attorno ai 200 euro, e non richiedono alcuna componente particolare o complicata da acquistare.
Già anni fa si era cominciato a parlare delle pistole stampate in 3D dopo che era stato creato il primo modello effettivamente funzionante. Era il 2013 e fu l’ex studente di legge americano Cody Wilson a produrre il primissimo modello, che tuttavia aveva un’alta probabilità di esplodere, ferendo a morte anche l’utilizzatore. Nel 2019, invece, l’estremista Stephan Balliet usò sette armi fabbricate in casa per uccidere due persone e ferirne altrettante fuori dalla sinagoga della città tedesca di Halle. Complessivamente, spiega il Times, in Gran Bretagna nel 2021 sono state sequestrare 15 pistole stampate in 3D, tre volte quelle sequestrate nel 2020.