È allarme siccità e arrivano le ordinanza dei sindaci per regolare l’utilizzo dell’acqua potabile, che inizia a scarseggiare a causa delle poche piogge. È quello che è accaduto ad esempio a Tradate, in provincia di Varese, dove come riportato da Leggo le riserve sono prossime allo zero. In alcune zone della cittadina la conseguenza è stata una diminuzione della pressione nelle tubature. In sostanza a determinati orari a disposizione dai rubinetti c’era poco più di un filo d’acqua. Una situazione insostenibile, tanto che si è deciso di prendere dei provvedimenti immediati.



L’ordinanza del primo cittadino Giuseppe Bascialla per contrastare la “sensibile scarsità di acqua potabile a disposizione” è piuttosto dura. L’acqua erogata dall’acquedotto, infatti, non potrà essere utilizzata per praticamente nessun uso non indispensabile dalle 6.00 del mattino alla mezzanotte. Gli usi che sono concessi sono soltanto quelli “potabili” e “igienici”. Per il resto, la popolazione dovrà arrangiarsi.



Allarme siccità: ordinanze sindaci, a Tradate multe salate per chi usa acqua potabile

A Tradate, dato l’allarme siccità, l’ordinanza del sindaco Giuseppe Bascialla vieta qualsiasi uso secondario dell’acqua potabile erogata dall’acquedotto: non sarà possibile, come riportato da Leggo, innaffiare orti e giardini, lavare piazzette e vialetti, riempire piscine e vasche e tutto ciò che non rientra nell’uso “potabile” o di “igiene” strettamente personale. Tra i divieti c’è anche quello di lavare le autovetture e i motocicli. Non soltanto per la popolazione comune, bensì anche per gli autolavaggi, che rimarranno dunque a secco. I cittadini non hanno preso bene l’annuncio, ma pare che non ci siano altre soluzioni.



Anche perché, nel caso in cui queste nuove norme, che saranno in vigore fino al 31 agosto, non vengano rispettate, verranno emanate multe piuttosto salate. In base a quanto annunciato dal Comune in provincia di Varese si va da un minimo di 25 euro a un massimo di 500 euro.