A Filadelfia, nota città degli Stati Uniti, le autorità sanitarie stanno affrontando un’emergenza droga senza precedenti per l’abuso di Xilazina. Si tratta di un tranquillante per animali che si sta diffondendo sempre di più fra le persone e che causa delle gravi conseguenza se utilizzato in maniera errata. In sostanza, come si legge su Dagospia, si tratta di un rilassante muscolare destinato ai cavalli e in generale ad animali di grossa taglia, e che lascia i suoi consumatori “incapaci di camminare” e con delle “ferite laceranti“. A complicare la situazione, come avviene spesso e volentieri in questi casi, il fatto che la Xilazina sia accessibile a tutti, molto diffusa, economica e soprattutto molto potente.



Il più delle volte la si usa per tagliare il Fentanyl, che è un noto oppioide sintetico che ha sostituito l’eroina a Filadelfia, ma spesso e volentieri la sia assume come sostanza a se. Le conseguenze dell’abuso, come detto sopra, sono drammatiche, e sono molte le testimonianze a riguardo come quella di un 43enne, tale Nick Gallagher, che ha sviluppato un enorme ascesso infetto sul braccio la scorsa primavera dopo anni di iniezione di droga. CJ, un paziente che fuma tranq, spiega: “Ci vuole circa un mese perché una ferita normale guarisca, e le ferite si ingrandiscono da sole“.



XILAZINA, ALLARME A FILADELFIA: NON ESISTE ANCORA UNA CURA

In poche parole coloro che abusano della sostanza possono sviluppare come sintomi delle enorme ferite che date le condizioni precarie di salute del soggetto, a volte senza tetto, possono divenire di dimensioni generose, con tutto ciò che ne consegue. Spesso e volentieri può insorgere un’infezione e in seguito anche la morte, ma i consumatori preferiscono soffrire che andare in astinenza, in quanto i sintomi causati da quest’ultima sono molto dolorosi e persistenti.

Alcuni tossicodipendenti hanno addirittura avuto piaghe su tutto il corpo e molti rimangono sfigurati in quanto in casi estremi i medici devono amputare gli arti, compresi mani e piedi. Al momento non esiste un trattamento curativo contro la Xilazina, farmaco che nel 2019 era legato ad un terzo di tutti i casi di overdose fatali a Filadelfia.