L’alleanza Afghanistan-Cina da ipotesi potrebbe presto trasformarsi in realtà. Nel corso delle ultime settimane diversi analisti hanno acceso i riflettori sulla possibile collaborazione tra i due Paesi. Anche perchè un dettaglio non è passato inosservato: dopo l’arrivo dei talebani a Kabul, l’unico Stato a non condannare l’assalto è stato proprio quello cinese: “Rispettiamo i desideri del popolo […] Sarà governo islamico aperto”.
A confermare la sempre più probabile alleanza Afghanistan-Cina ci ha pensato ieri il portavoce dei talebani, Zabiullah Mujahid: “Pechino sarà il nostro partner principale e ci aiuterà a ricostruire il Paese“. Ma non solo. Mujahid ha attaccato nuovamente gli Stati Uniti – “loro hanno portato solo bombe” – e ha elogiato il ruolo di Pechino, importante nel “portare investimenti”.
ALLEANZA AFGHANISTAN-CINA, GLI INTERESSI IN BALLO
Le prime tracce di alleanza Afghanistan-Cina sono state registrate a luglio, in occasione dell’incontro tra il ministro degli esteri cinese e la delegazione talebana. Ispi ricorda che la Cina è stata tra le poche nazioni a non chiudere l’ambasciata a Kabul, invocando relazioni amichevoli con i talebani, e c’è uno scambio di interessi da non tralasciare. Ai talebani, infatti, la Cina interessa per la sua riluttanza a interventi militari e per i soldi. L’Afghanistan a livello economico sta crollando e ha urgenza di iniezioni di capitali, in particolar modo dopo il congelamento delle riserve estere della banca centrale designato dagli Usa. La Cina dunque interpreta il ruolo di salvatrice, ma non senza interessi: Xi Jinping punta a un’Asia sempre più cinese, rafforzando l’influenza a discapito degli Stati Uniti.