L’alleanza BRICS, che unisce Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, verso l’abbandono del dollaro? L’ambasciatore sudafricano dei BRICS Anil Sooklal ha svelato in esclusiva a Watcher Guru che l’alleanza discuterà di questioni relative alle valute locali nel prossimo vertice programmato per il mese di agosto. I cinque Paesi intendono proporre per le transazioni transfrontaliere le rispettive valute, per regolare il commercio globale, a discapito del dollaro statunitense.
Gli Stati che hanno aderito all’allenanza BRICS dovrebbero decidere già nel prossimo vertice i settori in cui le valute locali saranno impiegate per le transazioni internazionali, una mossa che si prevede rafforzerà le economie locali, dando al contempo alle rispettive valute nazionali una spinta sui mercati dei cambi. L’abbandono del dollaro americano per regolare gli scambi all’interno del blocco ha come obiettivo la crescita delle imprese nei Paesi BRICS e per questo motivo l’uso delle valute locali all’interno dei Paesi BRICS dovrebbe essere reso più veloce, più fluido e più conveniente rispetto all’attuale utilizzo del dollaro americano.
I Paesi BRICS verso l’indipendenza dal dollaro e il rafforzamento delle valute locali
I Paesi che formano l’alleanza BRICS, ossia Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, sono pronti a discutere l’utilizzo delle valute locali per le transazioni transfrontaliere, un confronto che avverrà durante il prossimo vertice di agosto. Il blocco di cinque nazioni esaminerà i modi per rafforzare le proprie economie locali utilizzando le rispettive valute nazionali. L’obiettivo dei Paesi BRICS è eliminare il dollaro statunitense dal commercio globale e di avviare di conseguenza le rimesse per le importazioni e le esportazioni utilizzando le valute locali. L’alleanza dei BRICS inoltre intende fornire ad altri Paesi in via di sviluppo un cuscinetto finanziario per risollevare le loro economie nei prossimi anni.
Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti ai Paesi in via di sviluppo li avrebbero infatti spinti a unirsi e infine a porre fine alla dipendenza dal dollaro statunitense. I poteri finanziari globali potrebbero presto spostarsi verso est, una prospettiva che lascerebbe gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali a perdere prezioso terreno economico.