L’intervista ad Allegra Gucci è stata una di quelle riproposte nella puntate del programma “Verissimo Story” andata in onda nel pomeriggio di oggi, domenica 29 maggio 2022, su Canale 5. L’ospite, nel corso del suo dialogo con Silvia Toffanin, si è scagliata contro il film che ha come protagonista Lady Gaga, “House of Gucci”: “Le future generazioni non sapranno mai la verità, in quanto si fideranno della ricostruzione di Hollywood, di ‘House of Gucci’ – ha detto la donna –. Per questo ho deciso di scrivere un libro che ricostruisca la verità: non voglio più sentire menzogne e bugie come quelle che sono state gettate sulla mia famiglia. Inoltre, anche i miei figli, in questo modo, potranno sapere e ricordare come sono andate veramente le cose”.
I genitori di Allegra Gucci, Maurizio Gucci e Patrizia Reggiani, si sono separati quando lei aveva appena 4 anni: “Il loro è stato un amore forte e bello – ha rivelato –. Mia madre mi ha poi fatto da madre e da padre, dandomi a modo suo l’amore di cui sentivo di avere bisogno a seguito della separazione. Lei è stata una mamma presente, che ci ha amato. Era un personaggio particolare, ma era comunque una mamma. Mio papà Maurizio era invece un papà dolce, giocoso, scherzoso, con un bellissimo sorriso. Era bello stare con lui”.
ALLEGRA GUCCI: “QUANDO MIO PADRE MORÌ, MI SENTIVO OVATTATA”
Nel prosieguo di “Verissimo Story”, Allegra Gucci ha ricordato che quando suo papà morì, lei era casa: “Mamma entrò in camera e mi disse che papà era morto. Mi sentivo ovattata: il mondo fuori continuava a muoversi, ma il mio mondo si era fermato. La mia testa pensava a tutto, forse a niente. Mamma era smarrita: entrò, poi uscì…”.
Dopo l’arresto della madre, nel 1997, sono sparite tutte le persone che facevano parte della famiglia, che si vedevano alle feste e che facevano i fine settimana con la famiglia Gucci: “Improvvisamente non c’erano più, era tutto finito. Quando fu messa in carcere mamma, io ero fermamente convinta della sua innocenza, così come lo era mia sorella. È un argomento complicato da fare capire a chi non l’ha vissuto”.