ALLEGRI LICENZIATO PER GIUSTA CAUSA DALLA JUVENTUS

Massimiliano Allegri licenziato per giusta causa da parte della Juventus, è arrivata al tecnico livornese la notifica da parte della società che lo aveva esonerato dopo i fatti della finale di Coppa Italia. Una storia gloriosa, almeno nella sua prima parte, finirà quindi in tribunale, dal momento che Max Allegri ha già annunciato che non accetterà di essere licenziato per giusta causa dalla Juventus, quindi farà ricorso al tribunale del lavoro e al giudice del lavoro. Oggi sabato 1° giugno 2024 la notifica del licenziamento per giusta causa firmata da Gianluca Ferrero, il presidente Juventus, è quindi arrivata ad Allegri, aprendo l’iter di una vicenda che avrà tempi lunghi.



C’erano già stati dei passi precedenti: la Juventus aveva presentato all’allenatore una prima contestazione contestualmente al provvedimento con cui era stato sollevato dall’incarico, alla quale Allegri aveva risposto entro i termini stabiliti di cinque giorni con le proprie deduzioni difensive. Tra le intemperanze contestate ad Allegri ci sono la sceneggiata con gli arbitri con il plateale urlo “Dov’è Rocchi!”, il danneggiamento del set fotografico di Lapresse, la lite col direttore di Tuttosport Guido Vaciago, le urla contro degli uomini della Telecontrol e la doppia mancanza di rispetto nei confronti del d.t. Cristiano Giuntoli, cioè il tentativo di allontanarlo durante la premiazione e poi la lite davanti a testimoni mentre rientravano in albergo, tutto nella ormai famigerata notte del 15 maggio scorso, quando la Juventus ha vinto la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta, ma l’unica soddisfazione di questo triennio è passata decisamente in secondo piano rispetto alle vicende “di contorno”.



IN TRIBUNALE IL CONTENZIOSO TRA LA JUVENTUS E ALLEGRI

Comportamenti che secondo la Juventus costituiscono una grave violazione del principio di lealtà sportiva, previsto sia dal Codice Etico della Juventus sia dall’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva: è per questo che Allegri è stato licenziato per giusta causa, ma naturalmente il punto di vista del livornese è assai diverso, tanto che il suo pool di avvocati guidato da Paolo Rodella non solo impugnerà il provvedimento, ma sta anche valutando se avanzare una richiesta di risarcimento per danni d’immagine. Insomma, in ballo ci potrebbe essere una cifra ancora superiore a quella dello stipendio dell’ultimo anno di contratto, che sarebbe finito il 30 giugno 2025.



D’altro canto la richiesta di risarcimento per danni di immagine sarà reciproca, dal momento che pure la Juventus avanzerà la stessa richiesta nei confronti del suo ex allenatore Max Allegri. Di certo il contenzioso non si è risolto nei cinque giorni di rito e allora le carte finiranno in tribunale, a meno di arrivare a una transazione se si trovasse un accordo vantaggioso per entrambe le parti, possibilità che potrebbe presentarsi soprattutto se per Allegri ci fossero proposte per tornare ad allenare. I primi cinque anni di Max Allegri alla Juventus portarono altrettanti scudetti, quattro Coppe Italia, due Supercoppe Italiane e due finali di Champions League; il bis è stato invece più amaro sotto ogni punto di vista e troverà il proprio epilogo in tribunale.