ALLEGRI VIA DALLA JUVENTUS? L’INDISCREZIONE
E se davvero Massimiliano Allegri lasciasse la Juventus prima che inizi la prossima stagione? Di questo è convinto Maurizio Pistocchi, per esempio, che nelle ultime ore ha pubblicato una indiscrezione secondo la quale l’attuale allenatore bianconero potrebbe non essere più tale entro poche settimane, magari giorni. I motivi? Ce ne sarebbero e non ci soffermiamo – del resto è stato già fatto – ma tra questi ci sarebbe anche un’offerta dell’Al Nassr, la squadra nella quale milita Cristiano Ronaldo e che fino a pochi mesi fa era guidata da Rudi Garcia, oggi al Napoli. Al Nassr che avrebbe tentato di convincere anche Gian Piero Gasperini, pare perché la trattativa con lo stesso Allegri si sarebbe arenata; non è detto che sia questa la principale ragione dell’eventuale strappo con la Juventus, comunque.
Allegri ha un contratto in essere: due anni per 7,5 milioni a stagione. Non bruscolini, soprattutto per una squadra che è arrivata settima e dunque giocherà la Conference League, ha ingaggi pesanti da smaltire e deve ricostruire: ecco, se proprio vogliamo, una ricostruzione che parta da questa stagione potrebbe essere un motivo sufficiente per separarsi da Allegri che, lo dice la carriera, è più abituato a gestire spogliatoi già “formati” piuttosto che dover far crescere una rosa giovane e non preparatissima a primeggiare. Ora, il punto rimane sempre lo stesso: accettiamo per un momento che Allegri e la Juventus si separino.
I PARAGONI CON IL PASSATO
Le tempistiche sono quelle che sono: nel 2014 lo strappo con Antonio Conte era arrivato a metà luglio, che poi Allegri fosse stato allertato è altro discorso perché qui lo scenario potrebbe essere simile (se non addirittura lo stesso, ovvero: le due parti starebbero lavorando alla separazione consensuale, nel frattempo il nuovo tecnico avrebbe già ottenuto un ufficioso mandato). Tuttavia, resta la domanda su chi sarebbe il nuovo allenatore della Juventus: nel 2020 Maurizio Sarri fu allontanato in ragione di una soluzione interna, ma quella soluzione rispondeva al nome di Andrea Pirlo. Appeal e storia diversi da quelli che porterebbe, con tutto il rispetto, Massimo Brambilla (tecnico dell’Under 23, per rimanere sul paragone) e in più forse questo non è il momento giusto per le sperimentazioni.
Stessa obiezione in cui incapperebbe Paolo Montero (Primavera) che pure i tifosi accoglierebbero a braccia più che aperte. Resta viva la pista Igor Tudor, certamente: il croato ha giocato nella Juventus, è benvoluto, ha maturato esperienza in Serie A, Ligue 1, Champions League ed Europa League, ha carattere e potrebbe essere pronto. Già ora? Perché, di fatto, un altro interrogativo si apre: da più parti infatti si vocifera che il reale piano della Juventus sia quello di ricomporre alla Continassa la coppia Luciano Spalletti-Cristiano Giuntoli.
Sarebbe però solo per il 2024: se il direttore sportivo è prossimo alla firma, il tecnico di Certaldo si è preso un anno sabbatico e non tornerà indietro sulla decisione. Dunque, perché ingaggiare Tudor per una sola stagione? A questo punto, meglio sarebbe proseguire con Allegri o, nella peggiore delle ipotesi, affidarsi ad un traghettatore che “conduca” una squadra già pensata per Spalletti. Fosse così, i nomi di Brambilla e Montero acquisterebbero molto più senso rispetto a quello di Tudor; la realtà è che oggi appare molto più probabile che il prossimo allenatore della Juventus sia ancora Massimiliano Allegri.