CALCIOMERCATO ALLENATORI SERIE A, COSA BOLLE IN PENTOLA A DUE MESI A FINE STAGIONE

Gli allenatori della Serie A sono pronti a guidare le squadre in un momento clou ovvero gli ultimi due mesi. C’è chi insegue il Tricolore, chi l’Europa e chi lotta per non retrocedere. Situazioni diverse tra loro, ma che hanno in comune la necessità del raggiungimento dei propri obiettivi, non solo per una questione sportiva ed economica, ma anche di organico.



Calciatori così come allenatori sono spesso dipendenti dai risultati. Una mancata qualificazione in Europa o permanenza in Serie A potrebbe stravolgere l’organigramma societario tra esoneri, dimissioni o richieste di cessione. Per questo le prossime 9 giornate, salvo rari casi di squadre senza più nulla da chiedere, saranno fondamentali con gli ultimi 810 minuti più recupero che decideranno le sorti di intere città.



ALLENATORI MILAN E INTER, MILANO A METÀ…

Gli allenatori della Serie A milanese vivono due stati d’animo differenti. Simone Inzaghi, al netto di due eliminazioni precoci in Champions League e Coppa Italia agli ottavi di finale, è prossimo ad alzare uno Scudetto ancora mai visto in carriera. Questo porterebbe in qualche modo al completamente di un ciclo dopo che l’ha visto affermarsi come “Re di Coppe”, sfiorando l’exploit lo scorso anno in Champions League, riuscendo a vincere il campionato. Sul suo futuro, a meno di clamorosi colpi di scena, non ci sono dubbi con la permanenza che appare come una formalità.



Dall’altro sponda di Milano la situazione è più complicata. Dopo il pessimo quinto posto dello scorso anno, divenuto quarto solo in virtù della squalifica della Juventus, il Milan era chiamata al riscatto questa stagione. Situazione che in Europa non è avvenuta visto il terzo posto nel girone di Champions League che ha dirottato la squadra in Europa League con i quarti di finale in corso contro la Roma ancora da giocare. In campionato verosimilmente il Milan finirà tra il secondo e il terzo posto, ma senza aver praticamente mai lottato per lo Scudetto. La prossima stagione per i rossoneri potrebbe essere di rivoluzione e chissà se Stefano Pioli, tecnico dell’ultimo campionato vinto, verrà confermato. Ibrahimovic e Cardinale si erano detti soddisfatti del suo operato ma non di quello della società tra risultati e infortuni, dichiarazioni contrastanti che al momento non confermano nulla

ALLENATORI SERIE A, ROMA (RI)SISTEMATA

Roma, intesa come città, ha scritto una nuova pagina di storia circa gli allenatori della Serie A. In questa stagione, per la prima volta dal 2015-2016, Roma e Lazio hanno cambiato allenatore in corsa. L’ultima volta fu Inzaghi per Pioli per i biancocelesti e Spalletti per Garcia per i giallorossi. Questa volta Tudor ha preso il posto di Sarri mentre De Rossi quello di Mourinho e dunque, per la seconda volta negli ultimi 60 anni, il derby di ritorno avrà due protagonisti diversi rispetto all’andata sulle panchine.

Mettendo da parte i dati storici, il futuro sembra dunque scritto. Tudor è stato assunto da Lotito da pochi giorni proprio per fare gli ultimi due mesi di ambientamento prima della rivoluzione estiva tra cessioni e nuovi acquisti dopo le dimissioni di Maurizio Sarri post sconfitta con l’Udinese. Sponda Roma, Mourinho è stato esonerato a metà gennaio e al suo posto è arrivato De Rossi che fin qui sta disputando una seconda parte di stagione da leccarsi i baffi. Certo, ora arriva il difficile con la Roma che nel finale di stagione affronterà Lazio, Milan (due volte in Europa League), Bologna, Napoli, Juventus e Atalanta ma teoricamente nulla potrebbe scalfire l’ottimo rapporto tra l’allenatore, la società, i giocatori e la tifoseria.

ALLENATORE JUVENTUS, ADDIO ALLEGRI?

Tra gli allenatori della Serie A con più presenze c’è sicuramente Massimiliano Allegri. Il tecnico della Juventus è tornato sulla panchina bianconera nel 2021 dopo esserlo stato tra il 2014 e il 2019, ma ora sembra più che mai vicino a lasciare nuovamente il capoluogo piemontese. Eppure la stagione della Juventus era anche iniziata bene, con un testa a testa all’Inter che sembrava rilanciare i sogni di gloria.

Ultimamente però c’è stato un vero e proprio crollo, iniziato al sedicesimo minuto della 22esima giornata contro l’Empoli: Milik stoppa male il pallone, il polacco interviene scomposto su Cerri nel tentativo di recuperarlo e viene espulso. Da lì pareggio con i toscani, sconfitte a zero con Inter e Udinese, altro pari col Verona, vittoria col Frosinone, 2-1 inflitto dal Napoli e due pareggi di fila con Atalanta e Genoa per un totale di sette punti nelle ultime otto. In più non mancano le critiche per lo stile di gioco troppo rinunciatario che stanno smuovendo anche i più grandi fan di Allegri. Insomma, a meno di secondo posto e vittoria della Coppa Italia, non è mai stato così difficile parlare di permanenza di Allegri a Torino. La società bianconera sogna Thiago Motta, in quello che potrebbe essere un altro esperimento alla Sarri: cambio di filosofia, senza tralasciare i risultati.

ALLENATORE NAPOLI, CHE SUCCEDE SOTTO IL VESUVIO?

La squadra che ha cambiato più allenatori in Serie A dopo la Salernitana è il Napoli. In quest’annata molto complicata, i partenopei hanno iniziato con Garcia, salvo poi proseguire con Mazzarri e infine chiudere verosimilmente con Calzona. Quest’ultimo ha debuttato in fretta e furia in Champions League col Barcellona, strappando anche un pareggio importante in casa che però nulla è servito in vista del ritorno. In campionato tra alti e bassi, il Napoli sotto Calzona ha collezionato nove punti su quindici con due vittorie, tre pareggi e zero sconfitte.

Numeri che comunque possono essere visti anche come positivi, ma che quasi sicuramente non basteranno a confermare Calzona. La Federcalcio slovacca ha fatto sapere che non esiste l’intenzione di perdere il proprio commissario tecnico mentre da Napoli non filtrano voci positive circa la sua permanenza. Ecco che dunque De Laurentiis andrà in scena cercando un nuovo allenatore con la speranza di non doversi ritrovare nella situazione di quest’anno. Gli indizi portano ad Italiano visti gli ottimi rapporti con la Fiorentina e Commisso, ma rimane un’alternativa seppur la più quotata.

ALLENATORI SERIE A, TUTTE LE ATLRE PISTE APERTE

E tutti gli altri allenatori Serie A? Per la maggior parte, bisognerà aspettare di capire il piazzamento finale delle rispettive squadre, ma noi proveremo comunque a ipotizzare. A Bergamo dovrebbe continuare Gasperini, a Firenze Italiano è ambitissimo e toccherà vedere cosa deciderà. Discorso simile per Palladino a Monza, anche lui molto richiesto. Al Torino c’è Juric che aveva detto “Europa o me ne vado”. Per quanto sappiamo quanto sia focoso e impulsivo il tecnico granata in conferenza stampa, i rapporti non idilliaci per usare un eufemismo con Cairo potrebbero complicare il suo futuro in Piemonte.

Così come Italiano e Palladino, anche Gilardino al Genoa potrebbe aver voglia di uno step in più anche se il contratto è fino al 2025. A Lecce il cambio è avvenuto da poco con Gotti al posto di D’Aversa, l’Udinese in caso di salvezza continuerebbe probabilmente con Sottil così come il Verona, con Baroni che sembrava appeso ad un filo mentre ora col mercato di gennaio pare essersi ripreso eccome. A Cagliari la decisione spetterà solo a Ranieri, a Empoli Nicola ha l’opzione per un altro anno ma tutto dipende dalla salvezza. A Frosinone, Di Francesco ha come primo obiettivo salvarsi e poi si vedrà. Concludiamo col Sassuolo, che da poco ha assunto Ballardini per risollevare la squadra dopo l’annata pessima di Dionisi, e infine la Salernitana che dopo Paulo Sousa, Inzaghi e Liverani si è giocato la carta Colantuono per recuperare 11 punti in 9 partite.