E’ allerta meteo in Campania e in Calabria per l’arrivo di un ciclone anomalo sulle coste. Secondo quanto riferito all’AGI da Claudio Tei ricercatore del Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile (LaMMA), un consorzio pubblico tra la Regione Toscana e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR): “Le forti mareggiate che si sono verificate stanotte nel Tirreno meridionale costituiscono un evento inusuale, a causa della struttura meteorologica che le ha provocate, ma bisogna ricordare che maggio è notoriamente un mese piovoso, per cui è necessario analizzare il quadro completo di questi fenomeni per comprenderne appieno le cause e le possibili conseguenze”.
Quindi, tra stasera e domattina: “E’ prevista la formazione di un profondo minimo depressionario sul Tirreno meridionale, che andrà a interessare tutta la penisola. Non è insolito che si sviluppino queste strutture bariche, ma piuttosto la velocità con cui questi cicloni si approfondiscono sui nostri mari. Con un calo di pressione molto rapido. Questo particolare ciclone provocherà infatti piogge importanti su tutte le coste campane e calabre, fino a raggiungere anche le zone adriatiche e l’Emilia Romagna, che già durante la scorsa settimana è stata interessata da precipitazioni piuttosto abbondanti”.
ALLERTA METEO SU CAMPANIA E CALABRIA PER CICLONE ANOMALO: “LIVELLI DI PRESSIONE DI AUTUNNO E INVERNO”
Si tratta di una situazione assolutamente anomala anche perchè, come spiega ancora Claudio Tei: “I livelli di pressione attesi sembrano più simili a quelli tipici dell’autunno o dell’inverno”. Si è creata una particolare struttura atmosferica che blocca l’arrivo delle perturbazioni atlantiche che solitamente in questo periodo raggiungono il Mediterraneo e ciò favorisce la bassa pressione e situazioni di instabilità, così come si sta verificando in queste settimane in Italia.
Le temperatura non sono particolarmente al di sotto delle medie, mentre le precipitazioni sono decisamente anomale: “Il motivo per cui questi particolari blocchi di pressione si formino non è ancora ben chiaro – conclude Tei – il cambiamento climatico che stiamo vivendo potrebbe giocare un ruolo fondamentale, ma sarà necessario raccogliere dati più consistenti per stabilirlo in modo certo. Ad ogni modo, maggio è notoriamente un mese caratterizzato da instabilità meteorologica. Risulta in effetti più preoccupante quanto avvenuto lo scorso anno, quando nel mese di maggio non ci sono state precipitazioni, il che ha portato a condizioni di siccità per periodi di tempo prolungati. Piuttosto che l’instabilità in sé di questi giorni, quindi, è la formazione di strutture bariche insolite che suscita l’attenzione dei meteorologi e dei climatologi”.