Il maltempo sta continuando – ormai da mesi – ad imperversare sulla nostra bella penisola e proprio oggi, lunedì 21 ottobre 2024, sarà l’Emilia-Romagna a dover fare i conti con una già diramata allerta meteo di colore arancione che nelle prossime ore potrebbe aprire a scenari del tutto simili a quelli che abbiamo visto lo scorso maggio ed anche un paio di mesi fa: non a caso il sindaco bolognese Dem Matteo Lepore ha già annunciato la sua intenzione di chiedere lo stato d’emergenza; il tutto mentre sono parecchie le scuole che resteranno chiuse per via dell’allerta, non solo in Emilia ma anche nei territori calabresi.



Partendo dal principio, l’allerta meteo di oggi coinvolgerà – appunto – la quasi interezza dell’Emilia-Romagna che tra aree di coloro giallo ed arancione è quasi interamente tinta: la zone più critiche tra quelle individuate dalla Protezione Civile sono quelle di Pianura reggiana, Pianura modenese, Costa ferrarese, Pianura reggiana di Po, Pianura bolognese, Collina bolognese e Pianura ferrarese (grosso modo dal centro della regione fino alla costa adriatica) estendendosi fino alla Lombardia – nella Bassa pianura orientale e centro-orientale – e al Veneto – qui Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige.



Similmente, a dover fare i conti oggi con l’ennesima allerta meteo saranno anche la Calabria, la Basilicata e la Sicilia con la prima che già ieri è stata interessata da una criticità ‘moderata’ (ovvero di colore arancione) che oggi è scemata verso quella ‘ordinaria’ gialla: restano osservate speciali le aree calabresi più a Sud – tra il Versante Jionico e quello Tirrenico in ogni loro declinazione -, quelle siciliane più ad est – anche qui i Versanti Jionico e Tirrenico e lo Stretto – e le Basi-E2 ed E1 della Basilicata.

Allerta meteo in Emilia-Romagna: a Bologna due mesi di pioggia condensati nell’arco di 6 ore

Insomma, pur attenuandosi l’allerta meteo tra Emilia-Romagna e Calabria, la situazione che ci si aspetta oggi è quella di numerose criticità che potrebbero mettere in ginocchio entrambe le regioni: da un lato già ieri i danni sono stati parecchi (tanto che la Protezione Civile parlò addirittura di allerta rossa), mentre dall’altro sembra essere stata la notte a causare alcune importanti problematiche che hanno costretto il comune a chiudere diverse strade – come ad esempio la statale 280 – e i Vigili del fuoco a rispondere a più di 90 telefonate nell’arco di poche ore.



Proprio a causa dell’allerta meteo, da ieri l’Emilia-Romagna è nuovamente alle prese con la conta dei danni causati dal maltempo e che parte dall’incredibile numero di più di 3mila sfollati (dei quali più del 60% dalla sola area bolognese) nell’arco di poche ore, costretti a trovare rifugio nelle strutture temporanee della Protezione civile; mentre sono stati 41 i pazienti costretti al trasferimento dal nosocomio di Bentivoglio. Il sindaco di Bologna è già intenzionato a chiedere lo stato di emergenza parlando – in mattinata – di “24 ore di inferno” con oltre “160 millimetri” di pioggia caduti solamente nel bolognese nell’ardo di “sei ore” – pari peraltro a “due mesi di precipitazioni in autunno”.