Anche per oggi è stata diramata un’allerta meteo di colore rosso in Emilia Romagna, anche se fortunatamente solo per la zona della Romagna e nel bolognese. La situazione in regione resta molto critica, con più di 1.000 persone che sono state evacuate e trasferite in strutture di ricovero, oltre a due persone disperse che non si trovano da ore. Un’allerta meteo che va avanti ormai da tre giorni in Emilia Romagna, prima arancione, poi rossa e oggi ancora rossa, con l’aggiunta anche di un’allerta gialla emessa dalla Protezione Civile per le vicine Marche.



Enormi i disastri e anche se per ora non si sono ancora verificate delle vittime, sono in tanti a domandarsi come sia possibile che a distanza di soli 16 mesi dalla devastante alluvione del maggio 2023, sia capitata praticamente la stessa cosa. Ieri il sindaco di Brisighella, in provincia di Ravenna, ha parlato con i microfoni di Storie Italiane lamentando una eccessiva burocrazia nell’emissione dei fondi statali che avrebbero dovuto finanziare quelle opere per mettere in sicurezza il suo comune, ed è probabile che la chiave di volta sia proprio quella, la lentezza tipicamente italiana.



ALLERTA METEO EMILIA ROMAGNA, 350 MM D’ACQUA CADUTI

Anche alla luce di questi ritardi si è venuta a creare una polemica politica nelle ultime ore, con maggioranza e opposizione che si rimpallano le responsabilità, nel frattempo è allerta meteo in Emilia Romagna, e sono caduti 350 millimetri di acqua in poche ore, abbattendosi in particolare nei territori di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena.

Ormai non si contano più i corsi d’acqua locali che sono esondati e che hanno provocati gravi danni ad abitazioni e aziende, oltre che rendere impossibile la circolazione stradale. Fra le situazioni più critiche a seguito dell’allerta rossa in Emilia Romagna vi è quella di Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, dove l’acqua dei fiumi si è riversata nel centro urbano, soprattutto vicino al Foro dei Tigli, e danneggiamenti delle rete idrica.



ALLERTA METEO EMILIA ROMAGNA, RITROVATO IL VELIVOLO SULL’APPENNINO

Sono state attivate due autobotti per permettere ai cittadini di utilizzare acqua potabile, collocate in piazzale Enzo Ferrari e in via Corbari, e per la giornata di oggi è probabile che, tempo permettendo, la situazione possa rientrare lentamente alla normalità.

Il ministro Musumeci ha intanto chiesto lo stato di emergenza, mentre si continuano a cercare i due occupanti dell’aereo biposto che due giorni fa si è schiantato sull’Appennino, precisamente nei pressi del Monte Bocco: il relitto è stato rinvenuto ma al suo interno non vi era nessuno a bordo, di conseguenza le autorità stanno cercando gli occupanti, molto probabilmente senza vita. Sono attesi aggiornamenti per tutta la giornata odierna, sperando che la situazione possa lentamente migliorare, ma ancora una volta ci si domanda come sia possibile che accadano sempre le stesse cose.